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In ceramica d'impasto molti i frammenti di vasellame grossolano, talvolta ricco di inclusi a spessori anche forti, pertinenti a recipienti che in taluni casi sembrano raggiungere dimensioni ragguardevoli. Sono riconoscibili l'olla ovoide, il vaso biconico, il dolio con ampio labbro svasato (fig. 6:1). Fra le anse e le prese figurano l'ansa verticale a nastro impostata poco sotto l'orlo pertinente ad olla ovoide al cui interno corre un listello non molto sporgente da ritenersi appoggio di coperchio (fig. 6: 2), l'ansa a maniglia orizzontale (fig. 6: 3), a bastoncello, a bastoncello orizzontale con insellatura mediana (fig. 6: 4). Comune la presa rettangolare talvolta insellata, ma anche a spatola (fig. 6: 5). La ornamentazione più frequente è rappresentata da cordoni decorati con impressioni digitali (fig. 6: 6 - fig. 7: 1) o intaccature (fig. 7: 2), ma anche lisci ad andamento sia rettilineo (fig. 7: 3) che serpeggiante (fig. 7: 4, 5): frequente anche la bugna (fig. 7: 6). Particolarmente interessante un frammento con la tipica decorazione a svastica in questo caso rilevata (fig. 7: 7). I pochi fondi recuperati sono per lo più piatti.

In ceramica di impasto semifine, con pochi inclusi talvolta lucidata sono modellati recipienti di dimensioni medio piccole. Figurano un frammento di anforetta di colore nerastro (sembra una imitazione del tipo buccheroide) (fig. 7: 8), frammenti di forme chiuse (cothon) (fig. 7: 9), l'olletta globulare, la scodella, un frammento di orlo verticale con decorazione graffita (fig. 7: IO). Fra le anse sono presenti quella verticale a nastro e a maniglia orizzontale. Figurano inoltre un frammento con bugna conica, ed altro con cordone rilevato poco sotto l'orlo.

In ceramica di impasto da fine a molto fine di colore,da bruno scuro a quasi nero, ben lisciata ("buccheroide"), sono realizzati piccoli recipienti a pareti sottili fra cui figurano: l'anforetta con breve labbro svasato rettilineo, collo troncoconico distinto, ansa a nastro di forma subtrapezoidale leggermente sopraelevata impostata sul fianco (fig. 7: 11, 12), frammenti di bordi di piccoli vasetti e ciotole recanti sull'orlo (fig. 8: 1, 3) o subito al disotto (fig. 8: 4), piccole bugne decorative. In un caso in cui la sporgenza ha forma di pseudo-presa conica volta verso l'alto è presente una decorazione a cordicella (fig. 8: 5). Figurano inoltre anse a nastro sopraelevate pertinenti a piccole kantharoi (fig. 8: 6), frammenti cilindrici, ben lisciati, probabili sostegni di vasi a più tazze (fig. 8: 7, 8). Il vasellame di importazione è rappresentato da un frammento di ceramica attica (vasca di kylix) (fig. 8: 9). In ceramica a pasta grigia un piede di coppa o di kylix (fig. 8: 10). Abbastanza numerosi i frammenti di ceramica figulina color giallo chiaro e rossiccia. In genere si tratta di vasellame a pareti piuttosto sottili che in più casi presentano fori di restauro; anche qui sono però presenti frammenti di grosse olle decorate con fasce dipinte in rosso. E' stato recuperato un orlo che conserva, in corrispondenza dell'inizio della spalla, una fascia dipinta in rosso ed anche un foro di restauro (fig. 8: 11). Riferibile allo stesso vaso sembra essere parte di un'ansa a bastoncello impostata obliquamente con tracce dello stesso colore. Sempre in ceramica figulina un frammento di fondo piatto che presenta nel tratto parietale alcuni fori di restauro (fig. 8: 12), un orlo di piccola olla con fascia rossa dipinta, un frammento di piattello con bassissimo orlo (fig. 8: 13).

In ceramica di impasto un rocchetto (fig. 8: 14) e una fusaiola appiattita. Molti i grumi di argilla cotta con impressioni di frascami (intonaco) insieme ad alcuni frammenti di coppi. Sono anche presenti macine e macinelli nonché scorie che è possibile mettere in relazione alla lavorazione dei metalli. La lavorazione dell'osso è documentata da una spatola (fig. 8: 15), e da un segmento cilindrico di osso lungo. I resti faunistici accanto a specie domestiche quali il bue, la pecora, il maiale, il cavallo, comprendono anche specie legate alla caccia quali il cinghiale e il cervo. Abbastanza numerose le valve di lamellibranchi. Si è pure raccolta parte di mascellare umano da riferire ad un giovane individuo d'età compresa tra 4-5 anni. In numero ragguardevole sono anche le selci scheggiate, probabilmente neolitiche.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 19.12.2004

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