Beni storici e artistici
Barchi: Chiesa della SS. Resurrezione - Organo Callido (sec. XVIII)
Restano ancora impressi all'interno dell'organo la data "14 luglio 1786" e la sigla callidiana "GC".
Dai riscontri appena leggibili nei documenti dell'organaro veneto si ha anche notizia che questo di Barchi è il n° 228 della sua produzione, preceduto dallo strumento di S. Lorenzo di Cupramontana n°227.
Il maestro Mauro Ferrante in un opuscolo pubblicato in occasione del restauro terminato nel 1985 scrive che "dalla bottega di Callido uscirono strumenti particolarmente caratterizzati da sonorità limpide e trasparenti, ottenute con altissima perfezione nella lavorazione, magistrale intonazione, scelta accurata di materiale ligneo a lunga stagionatura (noce, abete, larice, bosso ed ebano), materiale metallico pregiato (stagno fino, piombo, ottone, ferro), tanto da guadagnarsi la stima degli stessi Serassi, organari bergamaschi suoi diretti antagonisti".
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 14.07.2007
Ultima modifica: 12.09.2012
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