L'opera pare sia riferibile al 1739 circa, come risulta dal pagamento di una cifra da parte della famiglia Ferri al Ceccarini; in effetti il dipinto presenta tutte le caratteristiche del primo periodo dell'attività del pittore che sa ben riportare le suggestioni marattesche mediate con la poetica e il lirismo tipicamente bolognese. Il dipinto è pervaso da un senso di domestica intimità evidenziata dalla piccola culla che accomuna il Bambin Gesù alla Madonna la quale prende un frutto dal piatto che Sant'Anna le porge. Sant'Agostino alle spalle del gruppo assiste alla scena, mentre sulla destra la figura del San Giuseppe in piedi bilancia la composizione. La tipologia della Vergine è comune alle opere di questo periodo.