Il dipinto risalente alla seconda metà del XVI secolo rappresenta San Francesco in preghiera inginocchiato in profonda meditazione con le mani incrociate sul petto e lo sguardo rivolto verso la luce divina posta nell'angolo in alto. Dietro il Santo immerso nella natura è visibile un ombroso sperone di roccia su cui poggia una cappelletta che ricorda quella del monte La Verna. Al di là dell'arco di roccia la vista spazia su di un paesaggio collinoso attraversato da un fiume.

Il dipinto fu probabilmente commissionato dalla Confraternita e per lungo tempo è stato erroneamente attribuito al manierista bresciano Girolamo Muziano, ma risulta essere stilisticamente inferiore rispetto ad opere di identico soggetto compiute dall'artista, quindi è possibile che l'opera sia stata realizzata da un suo allievo.