Il dipinto è stato eseguito nel 1996 dal pittore marchigiano Bruno D'Arcevia su richiesta dell'attuale parroco Don Nello Sagrati.

Il dipinto rappresenta la fuga della sacra famiglia in Egitto, con una veduta da Sud di Sorbolongo nella quale si scorgono le mura e la possente mole della parrocchiale di San Michele, a sinistra in basso, in uno scorcio architettonicamente ben definito, il motivo della fuga, la strage degli innocenti.

La torsione dei corpi, soprattutto il San Giuseppe, sia nella scena principale che nello scorcio, i colori forti e acidi, l'uso del cangiantismo, ci rimandano ad un periodo storico lontano,la maniera dell'inizio del Seicento. Il neomanierismo sviluppatosi nel corso degli anni ottanta di questo secolo, movimento pittorico a cui fa riferimento anche l'artista arceviese, rinuncia alla comunicazione, al messaggio esplicito, per porre nella forma, nella purezza, il suo contenuto, il suo messaggio, una diversa comunicazione.