Beni storici e artistici
Fano: Villa Hagemann, ora Castello di Montegiove
Salendo la strada che da Forcole porta a Monte Giove si incontra sulla destra, nella zona di Monte Illuminato Terzo, la Villa Omiccioli, meglio conosciuta col nome di Villa Hagemann, cognome del marito, in seconde nozze, di Elina Omiccioli che fece innalzare la Villa nel 1903. Probabilmente fu progettista della costruzione l'architetto Giuseppe Balducci, sposo in prime nozze della Omiccioli.
Precedentemente sul posto (carta I.G.M. 1894) figura un Casino Trebbi.
La Villa è in mattone a vista; ha una torretta con beccatelli e merli che si ripetono in altri corpi dell'edificio; lo stile è composito. E' immersa in un vasto parco.
Virginio Fiocco e Aldo Deli
Il Castello di Montegiove risponde al gusto neogotico, lo stile architettonico che riemerse in Italia a partire dalla seconda metà del secolo scorso, con cui l'avvocato Lorenzo Trebbi e suo fratello Cesare fecero realizzare, negli anni tra il 1888 ed il 1891, la loro casa di villeggiatura appena fuori le porte della città di Fano. Quando il 4 febbraio 1888 i due fratelli acquistarono un appezzamento di terreno con casa colonica posto nella zona di Monte Illuminato, tra Centinarola e Rosciano, erano probabilmente già spinti dal desiderio di realizzarvi una sorta di "piccolo maniero". In base ad una registrazione catastale datata 26 marzo 1894 sappiamo che la nuova costruzione constava inizialmente di tre piani e nove vani divenuti, di lì a poco, undici in base ad uno stato dei cambiamenti approvato il 29 novembre 1899.
Venuto a mancare l'avvocato Lorenzo Trebbi nel marzo del 1901, quando ancora il suo progetto non era giunto a completa realizzazione, la casa venne venduta dalla vedova Camilla Pichi e da sua figlia Maria Trebbi al signor Virgilio Omiccioli che lo acquistò unitamente al terreno circostante (estendendosi per una superficie di tavole 58,21) al prezzo di lire 18.000. Il parco ospitava oltre ad un bel giardino all'italiana, una fontana con pesci colorati, una voliera con numerosi uccelli di diverse specie ed un campo da tennis posto a poca distanza dal cancello di accesso. Ingenti furono i danni che questa turrita residenza subì durante il terribile terremoto del 1930 causandone un lento ma progressivo declino. Nel dicembre 1942 Elina Omiccioli decise di cedere il suo casino di villeggiatura al dott. Flelmut Hageman, col cui nome la villa è oggi conosciuta. Fu lo stesso dottore a riattare i vani danneggiati dal terremoto, modificandone in parte la precedente composizione e ricavandovi anche un ambulatorio privato.
L'accesso al castello si trova ad un centinaio di metri dalla statale Flaminia, lungo la strada comunale di Montegiove, dalla quale ha inizio il lungo viale, a S allungata, che conduce direttamente all'abitazione, dalla cui torre ottagonale e merlata si dominano il mare, la città e le colline circostanti La villa, quasi raggiunta dalla progressiva e quanto mai rapida espansione della città, è protetta da un rigoglioso parco che la circonda e che funge da barriera all'accelerato sviluppo della frazione di Centinarola.
Dopo i lavori di restauro, durati quasi tre anni e seguiti in prima persona con caparbietà e competenza dal proprietario,che hanno rispettato e valorizzato la struttura originaria conservando scrupolosamente ogni segno ancora leggibile e restituendolo all'antica bellezza, ora il Castello di Montegiove è una prestigiosa e raffinata Country House.
Per informazioni www.castellomontegiove.it oppure telefonare allo 0721 863591
Ricci
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1993
Ultima modifica: 20.06.2007




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