Beni storici e artistici
Fermignano: Impianto idroelettrico dei Raggioli (dismesso)
- Comune di Fermignano
- Fiume Candigliano
Circa un chilometro a monte della confluenza Metauro -Candigliano (località Pian dei Raggioli), nel 1905 fu realizzata la prima Centrale idroelettrica dei Raggioli, per trasformazione di un vecchio mulino a ritrecine (vedi scheda Mulino dei Raggioli) per conto della Società Elettrica Metaurense, che già col molino Zaccagna forniva l'illuminazione pubblica a Urbino e Fermignano.
La centrale era munita di una turbina Francis a scarico centrale
che azionava mediante cinghia un altenatore della potenza di 50 kW.
Sucessivamente, nel 1909, furono installati due gruppi ciascuno con una
potenza di 275 kW, portata di 3.000 litri/sec, 250 giri/min, su un salto utile di 12,5 m.
Nei mesi di magra, pur funzionando un solo gruppo, le città di Urbino, Fermignano e Pesaro ad essa
collegate, non riuscivano ad assorbire completamente l'energia elettrica prodotta. In quel periodo Fano era servito da
una centrale termoelettrica della ditta Banti e Torrigiani di Firenze e solo nel 1912 fu collegato al servizio
idroelettrico.
Nel 1911 la centrale passò all'UNES e nel 1924 subì diverse modifiche. Fu innanzitutto costruita una nuova traversa a cima sfiorante con un dislivello di 13,5 m ed installati tre nuovi gruppi per una potenza complessiva di 1 milione di watt.
Anche questa centrale fu distrutta dagli eventi bellici nel 1944: di essa rimangono ancora visibili dalla strada che conduce alla centrale del Furlo, proprio sotto la superstrada, le camere di carico oggi adibite a magazzini.
Questo impianto idroelettrico è stato sostituito con quello attuale (vedi scheda Impianto idroelettrico del Furlo).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 15.04.2012
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