Beni storici e artistici
Impianto di potabilizzazione di Saltara
Il viaggio dell'acqua potabile utilizzata da Fano, Pesaro e altri comuni delle basse valli del Metauro e del Foglia inizia nel bacino di S. Lazzaro (a monte di Fossombrone); da qui, attraverso una galleria, l'acqua raggiunge la camera di carico dell'impianto idroelettrico di Ponte degli Alberi. Dalla camera di carico parte una condotta di 70 cm di diametro che, con 7 km di percorso, scende a valle verso l'impianto di potabilizzazione situato a S. Francesco di Saltara, in quanto l'acqua del Metauro deve essere trattata prima di diventare potabile.
L'impianto di potabilizzazione, gestito dall'Azienda Speciale Pesarese (ASPES), attraverso unità di trattamento successive, filtra l'acqua grezza eliminandone i residui terrosi (chiariflocculazione, filtrazione su sabbia, filtrazione su carboni attivi) e annullandone la carica batterica (clorazione con biossido di cloro, ozonizzazione).
L'impianto consente di trattare oltre 50.000 mc di acqua al giorno. Attraverso una condotta lunga 27 km l'acqua trattata viene inviata ai Comuni di Cartoceto, Colli al Metauro, Fano, Pesaro, Montelabbate, Colbordolo, Tavullia, Gradara, Monteciccardo, S. Angelo in Lizzola, Mombaroccio, ecc.
Per visitare l'impianto di potabilizzazione occorre il permesso dell'ASPES.
Il potabilizzatore si può raggiungere percorrendo la Superstrada E78 Grosseto-Fano fino all'uscita per Tavernelle. Si attraversa il ponte in corrispondenza del bacino idroelettrico di Tavernelle e giunti sulla strada Vecchia Flaminia si gira a destra percorrendola verso valle. Sulla sinistra, dopo mezzo chilometro, si incontra il bivio con la strada S. Francesco che si percorre fino all'altezza della chiesa omonima; l'impianto è (purtroppo!) situato a ridosso della chiesa.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 17.07.2024
Nessun documento correlato.