Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
La balneazione a Fano dal 1800 sino ai primi del 1900
La balneazione nel 1812
Si riporta una ordinanza prefettizia del luglio 1812 riguardante i bagni a Fano.REGNO D'ITALIA, Ancona, 24 Luglio 1812
IL PREFETTO NEL DIPARTIMENTO DEL METAURO - ORDINANZA CIRCOLARE
E' inibito il nuoto a nudo in prossimità dell'abitato, e del passeggio.
Li Signori Podestà e Sindaci d'ogni Comune a piedi della presente Ordinanza indicheranno colla più grande precisione i luoghi autorizzati.
I nuotatori in contravenzione, saranno tenuti tre giorni in prigione.
La presente Ordinanza, a diligenza dei Sigg. Podestà, e Sindaci cui è diretta, sarà ogni anno ricordata agl'abitanti nel principio d'estate, e comunicata alla Reale Gendarmeria, alla Guardia Nazionale, e all'altre forze qualunque perché tengano mano forte all'esecuzione.
Ho l'onore di salutarle.
GASPARI GIUNONE Segr. Gen.
I luoghi autorizzati a prender bagni fra giorno sono:
- per gli Uomini: soltanto al mare dall'estremità del Guardiano lungo la Spiaggia verso Senigaglia all'Acqua di Fiume Dal terzo Ponte detto Zaffaranaro verso la Chiusa, dentro le Capanne lungo il Vallato
- per le Donne soltanto Nel tratto di Mare da Fano fino alla Chiesa della Madonna a Mare
Fano, li 25 luglio 1812.
Il Podestà Borgogelli
La balneazione nel 1895
Norme per i bagnanti- Il Sindaco ha pubblicato un manifesto contente le seguenti norme per chi intende bagnarsi:
1° Niuno può bagnarsi od esercitarsi al nuoto, sia nel mare che nei canali o fiumi, se non alla distanza di 3 km dalla città, senza essere convenientemente ricoperto.
2° In prossimità allo Stabilimento Balneare la parte di spiaggia dallo Stabilimento stesso all'Arzilla è destinata alle donne, e l'altra sino al Porto agli uomini, i quali però non potranno bagnarsi se non allo Stabilimento o nel Casotto del bagno comune, o nei casotti privati.
3° In tutto il tratto di spiaggia dal Porto all'Arzilla è vietato portare al bagno i quadrupedi.
I contravventori saranno passibili delle pene sancite dalle Leggi in vigore.
Da "L'Annunziatore" n.27 del 6-7-1895
La balneazione all'inizio del '900
Le spiagge del Lido, della Sassonia (allora detta di "Sottomonte") e di Torrette hanno iniziato, a partire, dalla metà dell' '800, ad essere utilizzate non tanto per un uso balneare ricreativo come avviene oggi, quanto per fini sanitario-terapeutici, poichè i bagni marini e le cure elioterapiche venivano usati per combattere malattie come il rachitismo, l'anemia e la scrofolosi.
Da un opuscolo del 1928 (1), che descrive gli stabilimenti di cura e soggiorno fanesi, sono stati tratti i brani sotto riportati.Fano stazione di cura
Dati tutti questi fattori era naturale che anche la spiaggia di Fano come le altre del litorale Adriatico, venisse preferita come luogo di cura marina, e già da oltre 50 anni, è sorto, con continui progressi di miglioramento, lo Stabilimento Balneare Marino con annesso albergo rispondente a tutte le prescrizioni igieniche, con ristorante, ampie sale ed ufficio postelegrafico. Lo stabilimento ha larghi piazzali alberati, una vasta rotonda sul mare con ai lati comodi camerini da bagno e numerosi capanni lungo la spiaggia. Ha pure poco discosto un comodo stabilimento per bagni caldi anche ad acqua di mare. Su questo lido convengono numerosi forestieri non solo dalle prossime località delle Marche e dell'Umbria, ma anche dalla Emilia, dalla Lombardia, dalla Toscana e specialmente da Roma, nonché dall'Estero.
Anche nella spiaggia cosiddetta di "Sottomonte" a Sud del Porto-Canale vengono eretti numerosissimi capanni e vi cominciano a sorgere non poche case di civile abitazione: tanto che anche questo breve tratto di spiaggia, sino a poco tempo fa lasciato quasi in abbandono, sta per diventare un frequentato centro di vita balneare.
A 7 km circa dalla Città, sulla spiaggia detta di "Torrette", si va formando un importante centro marino, dovuto alla magnifica distesa dell'arenile. L'Albergo moderno, sorto nelle vicinanze della spiaggia, tra una ricca piantagione di pini, a cura della Società "Condominio Felsineo di Bologna" con ristorante, belle sale, ed ogni conforto, rende gaio e piacevole il soggiorno dei forestieri durante il periodo balneare.
A km 2 dalla città verso Pesaro, su di un poggio elevato m 15 sul livello del mare, sorge un Ospizio Marino, il quale, fondato (primo sulla costa Adriatica) da Giuseppe Borellai nel 1869 e gestito nei primi anni dalla Congregazione di Carità (2),passò poi di proprietà del Cav. Probo Tonini di Rimini, che lo ha costruito completamente di nuovo nel 1884, e che lo esercisce tuttora. Il fabbricato comprende vasti dormitori capaci di accogliere normalmente oltre 600 fanciulli di ambo i sessi, e vasti ambienti per i diversi servizi, compresa I' infermeria isolata in un padiglione separato e che ha alla sua volta camere di isolamento per malati di malattie infettive. Il fabbricato è circondato da un vastissimo parco con pineta, prospiciente il mare, da cui dista m 100. Sulla spiaggia esistono baracche in legno per la cura marina e solare. L'Ospizio funziona nei soli mesi di estate, dalla fine di Gennaio alla prima decade di Settembre: i turni di cura sono due, della durata di poco più di un mese ciascuno; per ogni turno sono accolti circa 600 bambini inviati da appositi comitati di varie regioni d'Italia, ed alcuni anche dall'estero. Gli esiti della cura sono stati sempre più che soddisfacenti.
Che il Comune di Fano sia un vero luogo di cura marina, lo provano, e le statistiche del movimento dei forestieri secondo le quali si calcolano a 5000 le persone annualmente ospitate, e le colonie marine che qui si recano nei mesi estivi. Senza tenere conto difatti di 1200 bambini circa che in due turni di un mese ciascuno, come sopra si è detto, sono ricoverati nell'Ospizio Marino "Tonini", delle due colonie locali, "Patronato Scolastico", "Istituto di Profilassi Antitubercolare", il "Cante di Montevecchio" nell'estate decorsa qui furono ricoverati:
a) nel Collegio Convitto Nazionale Nolfi la Colonia dell'Associazione Nazionale Fascista dei Ferrovieri dello Stato (450 maschi in due turni);
b) nell'Istituto delle Maestre Pie Venerini la colonia delle orfane e figlie dei ferrovieri dipendente dalla fondazione Vittorio Emanuele III di Roma (62 bimbe);
c) nell'edificio scolastico " Luigi Rossi " la colonia degli orfani di guerra della Provincia di Como (198 fanciulli d'ambo i sessi);
d) nell'Asilo Infantile Civico il Convitto Nazionale di Arezzo;
e) nell'edificio dell'Asilo Regina Elena la colonia dei figli dei marinai locali.
Divertimenti e svaghi
Fano, nelle ore di riposo, offre ai suoi villeggianti non pochi divertimenti e svaghi.
Difatti nelle vicinanze dello Stabilimento Bagni esiste un grazioso campo di Tennis frequentato dalle famiglie cospicue della colonia. A fine di ogni stagione, si svolgono dilettevoli partite di gara fra le coppie dei nostri giocatori e quelle delle città consorelle.
A pochi passi dalla città, in aperta campagna, sorge il nuovo Campo Sportivo, atto ad ogni genere di sport. Diverse ed interessantissime partite di football sono state disputate fra i Juventini di Fano e le migliori squadre delle Marche e di altre Regioni.
Anche nello Sferisterio, sito sul Viale XII Settembre, sono state giuocate brillanti partite tra i migliori campioni del bracciale d'italia. Inoltre vengono spesso eseguiti sullo stesso campo, saggi ginnastici, fra i quali ricorderemo l'ultimo, dato dai bravi giovinetti dell'O. N. B. di Fano. Ed il Comune accogliendo una aspirazione della gioventù sportiva, presto vi costruirà una grande palestra ginnastica.
NOTE:
(1) Fano - Stazione di cura e soggiorno. Tipografia Sonciniana Fano, 1928.
(2) Nello Statuto organico dell'Ospizio Marino approvato dalla Congregazione di Carità il 7-12-1878 e da Umberto I, Re d'Italia (Decreto Reale) il 9-2-1879, era denominato "Ospizio Marino per la cura dei fanciulli rachitici e scrofolosi".
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 03.03.2011
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