Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Feste e tradizioni religiose nella zona di Fossombrone

Passio a Serravalle di Carda (Apecchio)

La Turba di Cantiano


Riconosciuta e attestata a livelli nazionali per la sua notorietà, la Turba di Cantiano è la sacra rappresentazione del Venerdì Santo che rievoca la passione e morte del Cristo.

La sua origine si riallaccia al movimento religioso dei Flagellanti del XIII secolo che da Perugia, dove si segnalarono i primi flagellanti, si diffuse rapidamente in tutta l'Umbria e nelle regioni confinanti. Compito dei membri della confraternita dei Disciplinati (così era chiamata la Confraternita che si era stabilita presso la chiesa di S. Ubaldo), era quello di tener vivo tra la popolazione il sentimento religioso, conducendo una vita rigorosa secondo le regole del Vangelo.

Particolarmente sentiti erano i riti della Settimana Santa durante la quale i confratelli rappresentavano i sacri misteri dentro la chiesa, per le vie e le piazze con dialoghi e mimi talora flagellandosi in pubblico.

"Turba" vuol dire folla, gente che partecipa e si confonde con gli interpreti della rappresentazione sacra, divenendo essa stessa un personaggio, un coro.

La sacra rappresentazione del Venerdì Santo è divisa in tre quadri realizzati in altrettanti punti del paese: parco delle Rimembranze, Piazza Lucèoli e Colle S. Ubaldo.

I personaggi in costume si muovono sulla scena centrale rappresentante il Sinedrio, il Pretorio e la corte di Erode per poi formare una suggestiva processione che, illuminata dalla luce delle fiaccole, sale verso il colle di S. Ubaldo (ascesa al Calvario) (coord. geogr. Chiesa di S. Ubaldo: 43° 28' 23.06'' N, 12° 37' 35.53'' E).

Qui la Turba si conclude con la rappresentazione della Crocifissione e l'illuminazione delle tre croci del Golgota.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 16.04.2011

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