Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Il falegname

Il venditore di carbone

La raccolta del sale a Mombaroccio


Circa cinquant'anni fa il sale da cucina, come del resto il pepe, scarseggiava un pò per tutti, comprese le persone benestanti. Non si trovava facilmente presso le rivendite e, anche se si fosse trovato, il suo prezzo era così "salato" che la maggior parte delle famiglie non poteva permettersi di acquistarlo. E allora la gente del Cairo, di Montecciardo, di Villagrande, di Mombaroccio e anche qualcuno di Montegiano - si trattava soprattutto di contadini - andava a prendere l'acqua salata in una sorgente situata vicino a Monte Santa Maria. Alcuni si recavano anche a Carignano.
Alla sorgente si riempivano gli orci di terracotta, senza alcuna limitazione: ognuno poteva prendere acqua a volontà. Però spesso si formavano lunghe code. Quando sgorgava poca acqua la si raccoglieva con un mestolo dalla pozza formatasi sul terreno. A casa la si faceva bollire molto finchè diventava sale. Per ottenere un pezzetto di sale, bisognava riempire e far bollire orci e orci di acqua.
Il sale così ottenuto era cattivo, amaro; non certo buono come quello che si vendeva nei negozi. Una signora ci ha detto che per ottenere il sale fino, schiacciava il sale grosso nel mortaio con il pestello.

Dopo il 1950-1960 queste usanze e necessità sono a poco a poco scomparse perchè il sale da cucina cominciava ad essere più reperibile e diffuso presso le rivendite e contemporaneamente miglioravano le condizioni di vita della società in genere.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 31.12.1993
    Ultima modifica: 04.12.2004

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