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Tortelli di San Leo

Secondi piatti - sommario

Vincisgrassi (o millefoglie)


Molti fanno derivare il nome dei vincisgrassi da quello di un generale austriaco, Windischgratz, che prima del 1800, nel periodo delle guerre napoleoniche, l'avrebbe portato in Ancona dove era di stanza con le sue truppe. Altri sostengono che i vincisgrassi esistevano già da molto tempo prima: infatti in un ricettario del 1784 "il cuoco maceratese" di Antonio Nebbia, è riportata la ricetta di una "salsa per il princisgras". Deve essere accaduto che al generale il piatto piacesse tanto da farsi affibbiare il soprannome di Vincisgrasso (princisgras = Windischgratz = vincisgrasso).
I vincisgrassi sono molto diffusi anche nella Provincia di Pesaro e Urbino dove vengono consumati nelle grandi occasioni.
A Cartoceto gli è dedicata una grande Sagra che si tiene da molti anni la prima domenica di giugno.

Preparazione della pasta: si tira una normale sfoglia che viene poi tagliata a grossi rettangoli (cm. 10 x 15); questi si lessano per qualche minuto in acqua bollente e si adagiano su di un panno ad asciugare.
Preparazione della besciamella: si amalgama in una lattiera 1 etto di burro, 4 cucchiai di farina, 3/4 di latte versato poco alla volta e una presa di sale. Si cuoce a fuoco lento mescolando in continuazione con un cucchiaio di legno perché non si formino grumi fin quando non si ottiene una crema densa.
Preparazione del sugo: si fa soffriggere il lardo macinato con una cipollina intera. Quando questa è rosolata si toglie e si versano 4 etti di macinato (manzo e maiale), le rigaglie di pollo a pezzetti, sale e pepe e si fa rosolare bene. Infine si versa del pomodoro e si fa completare la cottura.
Preparazione dei vincisgrassi: dopo aver imburrato una teglia da forno, si versa nel fondo un mestolo di ragù quindi si procede ricoprendo il fondo con uno strato di pasta (meglio se messa un po' arricciata in modo da trattenere più sugo) su questa si versa del sugo, la besciamella e parmigiano in abbondanza. Si continua in questo modo alternando la pasta al condimento per cinque o sei strati di sfoglia. Si termina con sugo, besciamella e un'abbondante manciata di parmigiano. Si mette al forno e si fa cuocere fin quando non si sarà formata in superficie una bella crosticina dorata.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 06.03.2005

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