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Salsiccia matta (Salcicia mata)


Il signor Guerrino Guescini, titolare di una nota e antica macelleria di Fano in Piazza Porta Maggiore 6, mi ha spiegato come si prepara la "salcicia mata". Prima di lui la preparava suo padre e prima ancora suo nonno che insieme a Fanìn era il più vecchio norcino della zona.

Gigin Sperandini e Sandro Vampa ne "Le paròl de Fan" così definiscono la salsiccia matta: "sorta di salsicciotto di pura carne suina da consumarsi in diversi modi ma anche da conservare per mangiare come dei salamini, senza cuocerli".
Si prepara da settembre fino a Pasqua con carni prevalentemente magre utilizzando lo stesso budello che si usa per la salsiccia più grossa, che appena riempito viene punzecchiato in più parti. Generalmente si mangia cruda dopo averla fatta essiccare al naturale per 15-20 giorni; si può anche cuocere sulla graticola tagliata in due per lungo ed aperta a mo' di libro dopo 7-8 giorni dalla preparazione, quando il budello comincia ad indurire, cioè quando la salsiccia è "bazotta" o "bagiotta".


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 09.04.2005

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