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Associazionismo nel settore della pesca a Fano

Strutture per la commercializzazione, la conservazione e la vendita del pescato a Fano


Il Mercato del pesce all'ingrosso di Fano

Il mercato del pesce all'ingrosso, a partire dal 1912, venne collocato in un magazzino alla Liscia (1). Successivamente si trasferì presso la Casa del marinaio in via Francesco Castracane presso il Porto-canale (2) e nel 1931 nelle logge della Darsena Borghese, vicino allo sfocio del Canale Albani (3). Anche questa ubicazione si rivelò man mano insufficiente, tanto che si dovette costruire un apposito edificio lungo Viale Adriatico nei pressi del Bacino di Levante, inaugurato nel maggio del 1939 (4). Attualmente (2005) l'edificio svolge ancora le sue funzioni, e vi si tengono le aste per la vendita all'ingrosso.

Si riporta l'articolo comparso su "Il Messaggero" del 4 maggio 1939, che riporta l'inaugurazione del mercato.

"Al di là della lanterna, che dalla torre rossigna irradia sul mare in ogni notte la sua luce viva intermittente, si erge maestosa una nuova costruzione, che ha un ingresso ciclopico, sovrastato da due torrioni, che imprimono grandiosità e bellezza al severo nuovo edificio. Ha il fronte verso il mare, ma dalle mura cittadine offre un'attrattiva stupenda e costituisce ornamento alla località quanto da mutarne il volto.
Occupa un'area di tremila metri una spesa di oltre settecentomila lire. Il pubblico mercato del pesce, cioè la località ove tutta la produzione ittica viene raccolta, prima era situato presso la Casa del marinaio, inadatta; indi venne trasferito presso la darsena, vicino allo sfocio del Canale Albani, impossibile per deficienza di locali. Ma ora, auspici le Gerarchie fasciste, il nuovo grandioso mercato, sogno delle moltitudini dei lavoratori del mare, è un fatto compiuto.
Sono migliaia e migliaia di pescatori di ogni età, giovanissimi ed anche vecchi, che audaci, s'affidano al mare, lavorando con tenacia e duramente sui settanta motopescherecci - orgoglio di Fano - e su gran numero di barche a vela minori. Queste folle di lavoratori del mare, producono quantità enormi di pesce commestibile finissimo e lo riversano al mercato, costituendo una delle prime e più forti risorse del commercio fanese.
Ora tutto s'incentrerà nel nuovo grandioso edificio, ove comodità e larghezza di ambienti consentiranno un più agile funzionamento di questo grandioso commercio.
Una ottima direzione presiede alla alacre operosità di ogni branca del pubblico mercato del pesce, così che ordine, precisione e sviluppo lusinghiero assicurano la vitalità efficace del mercato stesso.
E' doveroso rilevare, che a tutto vigila una ben congegnata Mutua Marinai, che oltre amministrare con efficacia ed esattezza il Mercato pubblico del pesce, assiste il marinaio pescatore in ogni contingenza, quanto da renderlo tranquillo nella esplicazione della sua attività sul mare.
Ora il nuovo mercato del pesce è centro propulsore di commercio ittico, e costituisce orgoglio e decoro della marineria fanese".

La fabbrica del ghiaccio

In sostituzione dell'uso della neve in apposite strutture dette neviere per conservare il pesce, dal 1899 divenne operante presso il porto (in sponda sinistra, nel tratto tra la Darsena Borghese e il ponte ferroviario) la prima "Fabbrica di ghiaccio", accanto all' "Officina elettrica" costruita nello stesso anno per dare l'illuminazione pubblica e privata alla città di Fano. La produzione giornaliera di ghiaccio artificiale era di 65 quintali, destinata a coprire il fabbisogno delle popolazioni del territorio della Romagna e delle Marche. Le neviere a Fano erano tre, poste una in Via Forestieri, una a Borgo di Porta Giulia-Via del Tabacco e un'altra al Borgo della Liscia (5).
L'impianto frigorifero e fabbrica del ghiaccio venne ampliato nel 1920 dalla Ditta Romolo Fucili. Un impianto più piccolo, costruito nel 1922, era situato in via della Liscia e gestito dalla Società anonima negozianti pesce (6). Nel 1939 la fabbrica del ghiaccio venne ubicata in viale Adriatico presso il Bacino di Levante e la sede della Coomarpesca; il ghiaccio prodotto per le esigenze della conservazione del pescato veniva confezionato in blocchi. Verso il 1980-1985, in una struttura costruita accanto al Laboratorio di Biologia Marina e Pesca, si è passati al sistema automatico di produzione del ghiaccio in scaglie.

LA PESCHERIA

In origine, almeno a partire dal 1413, la vendita pubblica del pesce a Fano si teneva nella piazzetta di San Tommaso, lungo il Corso Matteotti. Nel 1600, come risulta anche nella Pianta di Fano del Blavius del 1663, il mercato era ancora ubicato in questo luogo, e vi rimase sino all'inizio del 1800. Poi venne spostato dapprima in via Galeotto Malatesta a fianco del Teatro, indi nel cortile del Palazzo del Cantinone ed infine nel 1904 (7) nella Corte Malatestiana, dove rimase sin verso il 1926. L'attuale ubicazione della pescheria nell'edificio con loggiato in Piazza Andrea Costa, dove già dal 1912 era stato spostato un mercato di altri generi (8), risale al 1927, anno in cui il Comune di Fano approvò il progetto per la sistemazione del mercato ed emanò il Regolamento per la vendita del pesce (9). Nel 2005 la pescheria si trova ancora sotto il loggiato (restaurato e con arcate chiuse da vetrate), mentre nel resto della piazza si tiene il mercato di frutta, verdura e generi vari.

In questo sito approfondimento sulle neviere

NOTE:
(1) Da: "Il Gazzettino" n.6-7 del 04-02-1912
(2) Da: "L'Ora", 12-11-1927
(3) Da: "La Tribuna", 26-04-1931
(4) Da: "Il Messaggero" del 4 maggio 1939
(5) Da: "Lisippo" dell'ottobre 2013, L'avvento della luce elettrica e del ghiaccio artificiale nella Fano del 1899, di Paolo Volpini
(6) Archivio Storico Comunale di Fano, 1929, ctg.XI, cl.2, f.2
(7) Da: "La Concordia", n.12 del 25-03-1904
(8) Da: "Il Gazzettino" n.15 del 24-03-1912
(9) Da: "Corriere Adriatico" del 06-03-1927 e Deliberazione n.93 del 6 giugno 1927.

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 24.02.2005
    Ultima modifica: 06.12.2014

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