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Città di Castello (énclave): Monte Ruperto


Lungo l'alta valle del F. Candigliano, inserita tra i Comuni di Apecchio e Sant'Angelo in Vado nei pressi di Cella, Cassìa e Palazzo Valguerriera, si trova una piccola énclave di territorio appartenente a Città di Castello (Provincia di Perugia, Umbria).
La zona è situata sulle pendici settentrionali del M. Vicino e giunge sino alla riva destra del Candigliano, da 727 a 412 m di quota. E' compresa per buona parte nella Foresta Demaniale Regionale del M. Vicino sul Candigliano. Nella Carta IGM 1:25.000 F. 115 I NE è indicata C. Monte Ruperto assieme a poche altre.

(da: www.wikipedia.org, consultata il 29-1-2011) Il sindaco di Città di Castello si può fregiare del titolo nobiliare di barone di Monte Ruperto, per volontà espressa nell'eredità testamentaria dei proprietari del Castello, che fino a pochi secoli fa possedevano il feudo medioevale.
Il primo cittadino tifernate del comune capoluogo ha ereditato nel medioevo il piccolo borgo, all'epoca delle lotte fra guelfi e ghibellini. Uno dei Baroni che dominava la piccola località, infatti, durante una carestia dovuta ad una consistente nevicata, chiese aiuto, e solo Città di Castello rispose positivamente, inviando alcuni muli carichi di vettovaglie. Il Barone, memore del gesto del Comune Tifernate, decise di donare il suo territorio a Città di Castello, unitamente alla possibilità ai Gonfalonieri, che corrispondevano agli attuali Sindaci, di potersi fregiare del titolo di barone nel periodo in cui essi amministrano la città.
Gli atti del comune di Città di Castello narrano che gli abitanti di Monte Ruperto avevano agevolazioni fiscali. Un documento del 1274 e ribadito nel 1574, stabiliva che dovevano al Comune Tifernate solo cinque soldi, in moneta usuale, per focolare (per casa), da versarsi il 27 di agosto.
Oggi l'area, di circa 500 ettari e per gran parte ricoperta da vegetazione boschiva, è di fatto disabitata ed i pochissimi edifici ancora in piedi risultano in pessime condizioni. I fabbricati che costituivano il vero e proprio borgo sono oggi praticamente spariti ed i numerosi furti di pietre hanno accelerato l'azione del tempo per quanto riguarda la scomparsa degli stessi.

(da: www.valguerriera.it, consultata il 29-1-2011) Anticamente l’intero podere di circa 13 ettari in cui si trova Palazzo Valguerriera, dove abitavano 10 famiglie, faceva parte della Baronia di Monte Ruperto, una enclave del Comune di Città di Castello (Umbria), nel territorio delle Marche. La nascita della Baronia risale alla metà del XIII secolo d.C. In questi ultimi decenni la baronia è stata abbandonata.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 29.01.2011
    Ultima modifica: 29.01.2011

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