Comuni del bacino
Il centro storico di Urbania
Urbania sorge sulla riva sinistra del fiume Metauro a 273 metri sul livello del mare.
La città, cinta da mura con baluardi, opera di Paolo Scirro e Francesco di Giorgio Martini, é protetta su tre lati dal fiume Metauro e sul quarto dal fosso Maltempo, ora coperto. L'impianto urbanistico molto regolare con vicoli lunghi e diritti, ricorda quello romano. Le strade principali sono caratterizzate da loggiati.
E' divisa in quattro rioni: Porta Parco, Porta Celle, Ponte Vecchio, Porta Nuova. Gli stili architettonici riscontrabili sono di vari periodi e varie furono le maestranze italiane che lasciarono la loro impronta nei numerosi complessi artistici del centro.
Maestranze longobarde, comacine, fiorentine e senesi, assieme a quelle locali, fecero di Urbania un centro ricco di arte e storia.
Superata via Porta Celle e il Ponte del Riscatto, dopo aver ammirato la facciata del Palazzo Ducale che si affaccia sul Metauro, si giunge alla Chiesa dei Morti, che nell'interno conserva il curioso e macabro Cimitero delle Mummie; al suo fianco sorge la Chiesa di S. Francesco, una delle massime espressioni del Barocco marchigiano; poco più avanti, la Chiesa di S. Caterina, già sede della Confraternita degli Artisti, interamente decorata da pittori, scultori, stuccatori e maiolicari locali. Più avanti ancora, in piazza della Libertà, si trova il Palazzo Comunale, sede della vita politica della città dal 1300.
Proseguendo per il largo Paolo Scirro e varcato il Ponte Nuovo, chiamato "dei Cocci" perché i ceramisti vi mettevano ad asciugare le opere in argilla modellate al tornio, si arriva alla Chiesa e al convento di S. Maria Maddalena, al cui interno è da segnalare la tela di Guido Cagnacci raffigurante S. Maria Maddalena Penitente.
Ritornando indietro, lungo corso Vittorio Emanuele, si accede al Palazzo Ducale, maestosa costruzione opera di Paolo Scirro, Giorgio da Sebenico, Francesco di Giorgio Martini e Girolamo Genga; già dimora dei Brancaleoni, dei Montefeltro e dei Della Rovere, ora è sede del Museo Civico e della Biblioteca Comunale. Vi si conservano dipinti e maioliche di artisti locali, ricche collezioni di incisioni e disegni, manoscritti, carte geografiche e i Globi del Mercatore.
In piazza Duomo si trova la Cattedrale, chiesa di origine preromanica ma completamente ristrutturata nel 1700. Annesso alla Cattedrale è l'ex Palazzo Vescovile, ora sede del Museo Diocesano, che raccoglie una stupenda collezione di ceramiche durantine dal 1200 fino ai nostri giorni.
Proseguendo lungo il corso si arriva a Piazza S. Cristoforo, dove sorge il neoclassico Teatro Bramante. Sulla piazza si aprono due vie: Via Garibaldi, lungo la quale sorgono la Chiesa del Corpus Domini, che conserva affreschi e tele di Raffaellino del Colle, e il Convento e la Chiesa di S. Chiara; lungo Largo Della Rovere, poi Via Roma, si trovano l'Oratorio del Carmine e la Chiesa del SS. mo Crocifisso.
BIBLIOGRAFIA:
LEONARDI 1966, p. 12-17
PAOLI e CLERI 1989, p. 7
BUCCI (a cura di) 1998: Urbania l'antica Casteldurante (opuscolo).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 03.10.2009




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