Comuni del bacino
Caratteri geologici e tettonici (San Costanzo)
Caratteri geologici
Nell'ambito del territorio di San Costanzo affiorano formazioni marine plioceniche rappresentate da due termini fondamentali: uno, più antico, costituito da sabbie ed arenarie debolmente cementate, uno susseguente, costituito da argille marnose azzurre.
Questa successione stratigrafica può essere così schematizzata:
- Pliocene Inferiore: sabbie ed arenarie talora debolmente cementate.
Questo termine più antico costituisce il nucleo dell'anticlinale San Costanzo-Mondolfo-Scapezzano, con direzione N.O.-S.E., quasi al centro del territorio comunale, ed è ben visibile nei numerosi affioramenti presenti attorno al centro abitato di San Costanzo (via Tufi, Str.Vicinale di S. Francesco, Santa Lucia) e di Stacciola. In alcune zone sono presenti affioramenti poco estesi di sabbie con ciottoli poligenici, prevalentemente eruttivi e metamorfici.
- Pliocene Medio-Pleistocene Inferiore: argille marnose azzurre, siltose; argille marnose azzurre con intercalazioni sabbiose in strati sottili.
Questi terreni affiorano sul resto del territorio comunale di San Costanzo. Nei pochi affioramenti cartografati è stato possibile rilevare una generale giacitura suborizzontale degli strati.
Caratteri tettonici
La tettonica nel territorio comunale è rappresentata, come già detto, dall'anticlinale con direzione N.O. - S.E., a struttura asimmetrica, con fianco S.O. più inclinato, derivante dalla iniezione pseudodiapirica della formazione geologica dello "Schlier" visibile presso Senigallia.
Questa struttura è interrotta a Sud dai depositi alluvionali del fiume Cesano per riaffiorare a S.E. verso Scapezzano; scompare a Nord sotto le alluvioni del fiume Metauro, per riprendere probabilmente nell'anticlinale di Magliano a nucleo di "Schlier", con entrambi i fianchi fagliati.
Il periodo a cui risalgono questi movimenti è stato datato nella seconda fase distrofica marchigiana, probabilmente durante il Pliocene Inferiore.
L'asse di questa anticlinale, principalmente in corrispondenza del nucleo, è dislocato da fratture con direzione N.E. S.O..
Si osservano inoltre disturbi di piccola entità, difficilmente cartografabili, con diverso orientamento, lungo i corsi d'acqua maggiori come il Rio Grande, il Rio della Stacciola ed il fosso di San Giovanni, dove piccole faglie trascorrenti e sistemi di fratture influenzano l'andamento del corso stesso, provocando in alcuni casi fenomeni di erosione regressiva.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 14.11.2004
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