Funghi, flora e fauna
Squalo toro - Carcharias taurus
Carcharias taurus Rafinesque, 1810
(= Odontaspis taurus)
Nome volgare: Squalo toro
Famiglia: Odontaspididae
Caratteri distintivi: corpo allungato e abbastanza robusto, capo un pò appiattito dorso-ventralmente con muso corto, denti lunghi e appuntiti con tre cuspidi (assai più grande la centrale), ben visibili dall’apertura boccale. Pinna caudale con lobo superiore lungo circa tre volte quello inferiore. Piccole macchie giallastre, su fondo bruno o grigiastro, sparse sul dorso e i fianchi, più marcate nei giovani. Lunghezza sino a 230 (380) cm.
Rispetto agli squali con denti grandi e acuminati e senza coda a due lobi quasi uguali (lunata) indicati per l’Adriatico, si distingue dal Cagnaccio (Odontaspis ferox) per i denti con due cuspidi laterali (anziché 4) e la prima dorsale più vicina alle ventrali che alle pettorali (anziché equidistante); dallo Squalo grigio (Carcharhinus plumbeus) e dalla Canesca (Galeorhinus galeus) per la seconda dorsale grande all'incirca come la prima e posta più avanti rispetto all'anale (anziché più piccola della prima dorsale e posta alla stessa altezza dell'anale).
Biologia e habitat: specie pelagica e oceanodroma, frequenta le acque marine in vicinanza della costa, dalla superficie sino a 250 m di profondità. Vivipara aplacentale. Si nutre di pesci, cefalopodi e crostacei.
Distribuzione in Italia: segnalata in tutti i mari italiani.
Frequenza di osservazione e distribuzione nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): specie rara, nelle acque libere al largo.
Un esemplare è stato pescato nel 1985-1987 dalle barche fanesi con rete a strascico (MATTIOLI, com. pers.).
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 30.04.2006
Ultima modifica: 30.07.2024




Nessun documento correlato.