Funghi, flora e fauna
Myriophyllum aquaticum
Myriophyllum aquaticum (Vell.) Verdc.
Miriofillo acquatico, Piuma di pappagallo
Famiglia Haloragaceae
Caratteri distintivi: pianta erbacea perenne (I rad) monoica, lunga da uno a diversi metri.
Myriophyllum aquaticum e M. verticillatum a confronto (da: CIRUJANO, 2008b):
Myriophyllum verticillatum sino a 2,5 m; foglie disposte in verticilli di (4-)5(-6), lunghe 10-40 mm e con 18-24 segmenti filiformi per lamina; pianta monoica, con fiori unisessuali e in genere alcuni ermafroditi, i maschili in alto e femminili in basso, disposti a verticilli in infiorescenza terminale emersa provvista di brattee lunghe sino a 12 mm, da pennatopartite a pennatosètte, verdi e simili a foglie; indicata nel Portale della Flora d’Italia (consultato il 23-7-2022) come segnalata per errore nelle Marche.
Myriophyllum aquaticum sino a diversi metri; foglie sia aeree che sommerse, disposte in verticilli di 4-6, lunghe 15-40 mm e con 8-30 segmenti filiformi per lamina, quelle aeree più lunghe delle sommerse; pianta in genere dioica, con fiori unisessuali disposti all’ascella delle foglie in infiorescenza terminale emersa priva di brattee. Nei paesi dove risulta una neofita invasiva, Italia compresa, si trovano esemplari con i soli fiori femminili, senza fiori maschili e frutti e la sua propagazione è affidata alla riproduzione vegetativa.
Distribuzione in Italia: neofita invasiva, originaria dell’America meridionale e in seguito introdotta in varie parti del mondo, impiegata come ornamentale per giardini acquatici ed acquari, presente nelle regioni settentrionali italiane e verso sud anche nelle Marche e sino alla Campania (1), nei piani planiziale e collinare.
Nella zona di studio (bacino del Metauro- PU): poco comune ma talora anche localmente abbondantem in diminuzione, in laghi e stagni del piano planiziale, nel basso bacino (il primo ritrovamento in pozzanghere sulla riva sinistra del F. Metauro in Comune di Fano a circa 2 km dalla foce nel maggio 1974 e il 10 agosto successivo, in parte disseccate ma con piante ancora vitali; nel novembre 1974 raccolta nello stesso punto da Poggiani e determinata come M. verticillatum da Brilli-Cattarini, PESA) (2). La sua comparsa accidentale è probabilmente legata alla presenza di un vicino vivaio di piante ornamentali. Negli anni seguenti la specie è stata introdotta attivamente partendo da questi esemplari (non si sapeva che fosse una neofita invasiva!) nei vicini laghetti di escavazione della ghiaia in riva sinistra del Metauro da 1 a 4,5 km dalla foce: Lago Pascucci, Lago Vicini, Stagno Urbani, dove è tuttora presente anche se in diminuzione).
NOTE: 1 - Specie segnalata per la prima volta in Italia da MINUTILLO & MORALDO (1994) che la raccolsero nel 1988 e nel 1992 nelle province di Latina e Caserta.
2 - Come Myriophyllum verticillatum è citata erroneamente in BRILLI-CATTARINI & BALLELLI, 1979 e in POGGIANI, 1980.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 10.12.2024
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