Funghi, flora e fauna
Neolentinus cyathiformis
Neolentinus cyathiformis (Schaeffer) Della Maggiora & Tassinelli (= Neolentinus schaefferi (Weinm) Redhead & Ginns; = Panus cyathiformis (Schaeffer) Fr.; = Lentinus cyathiformis (Schaeffer) Bres.)
Famiglia: Polyporaceae
Descrizione: Cappello: carnoso, globoso, convesso poi piano sino a depresso, margine inizialmente ricurvo, a volte lobato. Cuticola asciutta, finemente squamosa o vellutata, color albicocca, ocra-rossastro, al centro piccole squame molto fitte e rugginose. Imenoforo:
lamelle, molto fitte, strette, profondamente decorrenti, venose da giovane con filo lamellare seghettato, inizialmente bianche o crema poi ocra pallido. Microscopia: spore 9-12x 4,5-5 µ, cilindriche, reniformi, a forma di salcicciotto lisce, ialine, con apicolo laterale; basidi clavati, tetrasporici; cistidi cilindrici allungati, sinuosi, capitolati, con gocce evidenti. Gambo: 5-13 x 1-2 cm, cilindrico, centrale o eccentrico, ricurvo, sodo, pieno, a forma di tronco di cono, bianco poi ocraceo con sfumature bruno-rossastre. Carne: soda, compatta, più morbida nel giovane, coriacea e tenace nel gambo, bianca con sfumature giallastre in vecchiaia: odore gradevole, acidulo; sapore sgradevole, astringente.
Commestibilità: non commestibile.
Biologia e habitat: boschi di latifoglie, in particolare ripariali, su ceppaie marcescenti principalmente di pioppo bianco, singolo o a gruppi, in primavera-autunno, raro.
Presenza nella zona di studio: F. Metauro a Calcinelli (Saltara).
Note: nel nostro territorio è abbastanza raro. La sua caratteristica è che la carne con l’età diventa particolarmente dura e resistente, tanto che è possibile trovare esemplari dell’anno presedente ancora interi anche se rinsecchiti.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.06.2016
Ultima modifica: 01.06.2016
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