Funghi, flora e fauna
Euproctis chrysorrhoea
Euproctis chrysorrhoea Linnaeus, 1758
Ordine Lepidoptera, Famiglia Limantridae
Morfologia: apertura alare 30-40 mm. Ali anteriori di colore bianco, anche per la presenza di una peluria di uguale colore. Tra maschio e femmina ci sono differenze nella forma delle antenne, nel maschio assomigliano ad un pettine (bipettinate) mentre nella femmina sono filiformi. Le larve (circa 30-40 mm di lunghezza a maturità), di colore bruno-nerastro con il dorso provvisto di tubercoli color arancio, sono ricoperte di peli urticanti; inoltre, completano la livrea delle fasce longitudinali giallo-aranciato e, ai lati del corpo, delle striature longitudinali biancastre ed aranciate. Sul dorso si notano dei tubercoli scuri dai quali partono dei peli o setole bianco ocracee o brunastre.
Distribuzione in Italia: Italia continentale, peninsulare, Sicilia e Sardegna
Presenza nella zona di studio (bacino del Metauro): bruco su Leccio nel M. Paganuccio (Monti del Furlo) il 1° giugno 2014.
Ecologia e biologia: gli adulti sfarfallano tra fine giugno e metà luglio, il volo può continuare anche in agosto. Ha abitudini notturne. Frequenta le zone marginali ai boschi, dalla pianura fino a 1200 m slm (nell’Italia centrale). Ha una sola generazione all’anno. Sverna allo stadio di larva, in nidi formati da fili sericei collocati nella parte apicale della chioma degli alberi. All'inizio della primavera, nel mese di aprile, le larve riprendono l'attività trofica sui giovani germogli. Raggiunta la maturità si incrisalidano, verso inizio giugno, per poi dare gli adulti circa 15 giorni dopo. Ha come piante ospiti varie latifoglie forestali ed ornamentali appartenenti ai Generi Quercus, Ulmus, Carpinus, Salix, ecc., nonché varie piante arbustive spontanee e diverse rosacee da frutto (Melo, Pero, Ciliegio, Nespolo).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 09.10.2024
Ultima modifica: 09.10.2024
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