Funghi, flora e fauna
Anadara kagoshimensis
Anadara kagoshimensis (Tokunaga, 1906)
Nomi erroneamente usati in passato per la specie presente in Adriatico: Anadara inaequivalvis, Scapharca inaequivalvis, Scapharca cornea
Classe Bivalvia, Famiglia Arcidae
Caratteri distintivi: 40-75 mm. Inequivalve: la valva sinistra è leggermente più alta dell'altra e sporge ventralmente, con più evidenza negli stadi giovanili. Cerniera di tipo tassodonte. Si può confondere con Anadara transversa, da cui si differenzia per la forma più alta e meno allungata e le maggiori dimensioni (40-75 mm contro 20-30 mm). Rispetto ad Anadara gibbosa possiede una forma meno globosa e punte degli umboni più ravvicinate fra loro.
Specie alloctona di origine indopacifica.
Biologia e habitat: possiede sangue rosso (per l’emoglobina contenuta) e la capacità di vivere anche in condizioni di scarsità di ossigeno nell'acqua.
Dati accertati nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): pescata in diverse stazioni da Gabicce alla foce del Cesano da 3 a 12 m di profondità, sui fondali sabbioso e fangoso-sabbioso costieri, e nella zona da Fosso Sejore a Marotta (Fano e Mondolfo) a 20 e 25 m di profondità, sul fondale fangoso. Pescata anche a mano presso riva. La prima notizia di una Anadara kagoshimensis (allora determinata come Scapharca sp.) nelle acque fanesi risale al novembre 1973: si trattava di un individuo spiaggiato al Lido di Fano. Fino a circa il 2010 era rinvenuta di frequente spiaggiata, anche con parti molli, ora è divenuta molto meno frequente.
Indicata come abbondante nel Medio e parte dell'Alto Adriatico (COSSIGNANI et al., 1992). Segnalata per la prima volta in Adriatico (litorale romagnolo) alla fine degli anni ’60 del secolo scorso (GHISOTTI & RINALDI, 1976).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 16.06.2004
Ultima modifica: 11.08.2024
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