Funghi, flora e fauna
Unio elongatulus
Unio elongatulus (C. Pfeiffer, 1825)
Classe Bivalvia, Famiglia Unionidae
Caratteri distintivi: sino a 114 mm gli esempl. rinvenuti. Conchiglia allungata, robusta, con cerniera provvista di denti (al contrario di Anodonta spp. e Sinanodonta woodiana), umboni abbastanza sporgenti e colore da brunastro a verdastro.
La presenza di Unio elongatulus nel bacino del Metauro è stata accertata geneticamente (esame di un esempl. raccolto lungo il Metauro a 1 km dalla foce - BODON, com. pers.). In Italia è presente anche Unio mancus Lamarck, 1819.
Biologia e habitat: le Unio vivono infossate nel fango di acque stagnanti o con debole corrente. Le larve, dette glochidium, attraversano una fase di vita parassitaria fissandosi alle pinne e alle branchie dei pesci. I ripopolamenti ittici ne favoriscono la diffusione.
Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: esempl. conservati collezione Casa Archilei, osservazioni e fotografie in natura, dati bibliografici. Fascia altitudinale: da 5 a 180 m. Segnalazioni di presenza: le prime notizie (POGGIANI, 1980) di Unio sp. in Provincia di Pesaro e Urbino risalgono agli anni 1970-1980 e si riferiscono a laghetti artificiali con fondo fangoso (POGGIANI, 1980). U. elongatulus è stata segnalata genericamente nel F. Metauro, F. Bosso e F. Foglia da GABUCCI et al. (1990). Osservazioni successive di U. cf. elongatulus sino al 2017. Specie poco frequente. Basso bacino: in Comune di Fano: Metauro nel maggio 1996, nel luglio 2009, giugno 2011 e anni seguenti; laghetto presso Roncosambaccio nel 2012 (BAI, com. pers.) e 2017; Metauro a 10 km dalla foce nell’agosto 1994. Medio bacino: F. Candigliano, subito a monte del Furlo a 180 m di quota nel maggio 2003. Habitat: fondali fangosi di acque ferme o quasi.
Nel passato Unio elongatulus è stata segnalata nel Metauro da PIERSANTI (1933).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 05.08.2024
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