Funghi, flora e fauna
Cavedano - Squalius squalus
Squalius squalus (Bonaparte, 1837)
= Leuciscus cephalus (Linnaeus, 1758)
Nome volgare: Cavedano
Famiglia: Cyprinidae
Caratteri distintivi: bocca terminale, denti faringei su due file (1). Corpo allungato, squame grandi, linea laterale completa con 42-48 squame. Pinna dorsale arretrata rispetto alle pinne ventrali (ma non come l'Alborella). Dorso da grigiastro a bruno verdastro, fianchi con le stesse tonalità del dorso ma più sfumate, ventre generalmente biancastro. Lunghezza fino a 50 (80) cm.
Il nostro Cavedano appartiene alla subsp. cabeda; si può ibridare facilmente con altri Ciprinidi.
Oltre che per le maggiori dimensioni che può raggiungere, si distingue da Triotto, Rovella e Vairone per la mancanza di una fascia scura lungo il fianco.
Biologia e habitat: pur necessitando di molto ossigeno (convive a volte con la Trota) sopporta anche acque a bassa ossigenazione. Onnivoro.
Distribuzione: Italia settentrionale, centrale e parte della meridionale.
Presenza nella zona di studio (bacino del Metauro e del T. Arzilla): è specie autoctona, abbastanza comune dalla foce all'alto corso del Metauro, territorio dell'Umbria compreso (1970-2015). Lungo il F. Metauro è stata poi osservata nel luglio 2023 in 7 stazioni di rilevamento da Ponte degli Alberi a 69 m slm sino alla foce (DE PAOLI et al., 2023). Presente anche nel basso corso del T. Arzilla in Comune di Fano (dato 1970 circa) e più di recente, nel giugno 2023, in una stazione di rilevamento in Comune di Mombaroccio a 124 m slm e in 4 stazioni da Santa Maria dell'Arzilla (Pesaro) a 53 m slm sino alla periferia di Fano a 16 m slm (DE PAOLI et al., 2023).
NOTE
(1) I denti faringei sono disposti in 1-3 serie su due archi ossei, posizionati sotto le branchie.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.07.1999
Ultima modifica: 18.11.2024
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