Gaidropsarus mediterraneus (Linnaeus, 1758)

Nome volgare: Motella - nome dialettale fanese: Pesc sórc

Famiglia: Lotidae

Caratteri distintivi: corpo allungato, a sezione cilindrica e compresso ai lati in prossimità della coda, provvisto di piccolissime squame e ricoperto di sostanza mucosa. Capo con due barbigli davanti alle narici e uno sotto il mento. Bocca ampia, con mascella superiore prominente. Pinna dorsale suddivisa in due parti: la prima poco visibile, a raggi corti (tranne il primo) e sottili, la seconda più estesa e con raggi più lunghi. Pinne pettorali con 15-18 raggi, pinna caudale arrotondata. Colore bruno uniforme più o meno scuro, con macchiette biancastre lungo la linea laterale; talvolta macchiette e linee chiare determinano un disegno marmoreggiato, specie sul capo. Lunghezza sino a 30 (45) cm.

Si distingue dalla Motella di fondale (Gaidropsarus biscayensis) e dalla Motella maculata (Gaidropsarus vulgaris) per il colore di fondo scuro (anziché chiaro); inoltre dalla prima per la mancanza di due denti caniniformi all’estremità della mascella superiore e dalla seconda per le pinne pettorali con 15-18 raggi (anziché 20-24).

Biologia e habitat: specie demersale e oceanodroma, vive su fondali rocciosi sino a 25 (60) m di profondità (LOUISY, 2006). Si nutre di crostacei, pesci e anche di alghe.

Distribuzione in Italia: segnalata in tutti i mari italiani.

Frequenza di osservazione e distribuzione nella zona di studio (Adriatico antistante la Provincia di Pesaro e Urbino sino a 34,5 miglia al largo): poco frequente, nei fondali rocciosi costieri; anche nei fondi mobili al largo e nei “fondi sporchi”.

Segnalata lungo le scogliere frangiflutti, nella costa del S. Bartolo tra Pesaro e Gabicce, nel Porto di Fano e nell’adiacente fondale sabbioso-fangoso; alcune catture tra Rimini e Senigallia sulla batimetrica dei 50 m (CIAVAGLIA, com. pers.).

Al di fuori della zona di studio due catture a mezzo mare al largo di Senigallia (CIAVAGLIA, com. pers.).

Viene pescata con la lenza e le nasse.