Gli Anfibi sono una classe di Vertebrati di grande importanza che lega il mondo acquatico a quello terrestre.

Questi animali, nella maggior parte dei casi, sono caratterizzati da due stadi di vita: il primo, quello larvale, avviene in acqua e il secondo sulla terra.

Ogni primavera, rane, rospi e tritoni tornano all'ambiente acquatico per riprodursi. Questo è il periodo migliore per la loro osservazione; i maschi delle diverse specie di rane e rospi richiamano le rispettive femmine con i loro canti; le femmine degli Anfibi Anuri ogni primavera depongono in acqua migliaia di uova, protette da un involucro gelatinoso.

Dopo circa due settimane, da quelle uova nascono le larve (all'inizio prive di occhi) che si accrescono sempre di più e assumono l'aspetto caratteristico dei girini, cioè larve completamente dipendenti dall'acqua, lunghe alcuni centimetri, che hanno la coda munita di membrana natatoria e branchie per la respirazione. Crescendo il girino si modifica: le sue branchie, inizialmente esterne, vengono ricoperte da pieghe della pelle e diventano branchie interne. Frattanto compaiono le zampe posteriori, gli occhi e le zampe anteriori. Infine le branchie si trasformano in rudimentali polmoni, la coda tende a scomparire e l'animale assume sempre più le caratteristiche dell'adulto. Così dopo alcuni mesi (tempo variabile da specie a specie) la metamorfosi è completata e l'animale conduce una vita terrestre respirando con i polmoni e la cute.

Con l'approssimarsi dell'inverno le rane si interrano per qualche centimetro nel fondo melmoso degli stagni e dei fossi e vi rimangono in letargo fino alla primavera. L'ibernazione dei rospi e dei tritoni ha luogo in anfratti del terreno, grotte, cantine, piccole tane abbandonate di altri animali.

Catturare e manipolare anfibi è sconsigliabile, se non per motivi di studio, in quanto potrebbe procurare loro stress e danni fisici.

Gli Anfibi appartenenti alla nostra fauna vengono suddivisi in due ordini: Urodeli (tritoni, salamandre, ecc.) e Anuri (rane, rospi, ecc.).