Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Natrice dal collare elvetica - Natrix helvetica

Orbettino italiano - Anguis veronensis

Natrice tassellata - Natrix tessellata


 

Natrice tassellata - Natrix tessellata (Laurenti, 1768)

Altri nomi italiani: Biscia tassellata. Nomi dialettali: Biscia, Bèscia

Ordine: Squamata. Famiglia: Colubridae

Caratteri distintivi: lunghezza totale 65-90 cm, fino a 106 cm nelle femmine. Due squame preoculari, più raramente una o tre, e 8 sopralabiali. Le squame dorsali del tronco e della coda sono carenate. Sulla nuca sono presenti talora due bande scure, che unendosi medialmente formano una V capovolta. Colorazione dorsale variabile da grigio-olivastra a brunastra, con macchie scure più o meno marcate. Parte ventrale a macchie scure variamente disposte, in particolare nel tratto mediano e posteriore. Sessi simili. Specie simili: si può confondere con esemplari di Natrix helvetica dotati di bande chiare sulla nuca non evidenti, i quali però hanno di norma una sola squama preoculare (anziché di norma 2) e 7 sopralabiali (anziché 8).

Biologia: la Natrice tassellata è una specie diurna, più legata all’acqua di N. helvetica. Se molestata si difende soffiando e secernendo dalle ghiandole cloacali un liquido maleodorante. Caccia prevalentemente pesci e occasionalmente anche anfibi. L’accoppiamento avviene in aprile-maggio; la femmina in luglio depone sino a 20 uova, dalle quali nascono in agosto-settembre piccoli lunghi 15-20 cm.

Distribuzione in Italia: presente in tutta Italia ad esclusione delle isole. Per quel che riguarda regioni a noi vicine, risulta presente dal livello del mare a 841 m di quota in Emilia-Romagna (MAZZOTTI et al., 1999) e sino a 1000 m in Toscana (VANNI & NISTRI, 2006).

Dati accertati nella zona di studio (Provincia di Pesaro e Urbino): diffusione (compresi dati bibliogr.): specie diffusa. Frequenza di osservazione: scarsa. Distribuzione altitudinale: dal livello del mare a 680 m (Bocca Serriola) e a 700 m (Carpegna). Osservazioni: dati dal 1981 al 2020. Zona litoranea, di pianura e bassa collina: F. Metauro in Comune di Fano (cella n.14) il 15-4-1981, l’11-8-1991, il 22-10-1993, il 26-5-2002 e il 9-5-2003 (DIONISI V., POGGIANI; CAVALIERI, com. pers.). Metauro in Comune di Colli al Metauro: a Tavernelle (celle n.19 e 20) nel 2000, al Molino della Sacca fraz. di Serrungarina (cella n.20) il 21-8-1994 e nel tratto di Fossombrone (celle n.19 e 28) il 2-7-1984 (POGGIANI). Zona di media e alta collina e appenninica esterna: dintorni di Auditore (cella n.10) a 370 m di quota prima del 2003 (VALENTINI, com. pers.). T. Tarugo in Comune di Fossombrone (cella n.28) prima del 2002 (FAZI, com. pers.). F. Metauro nella Forra di S. Lazzaro a Fossombrone (cella n.28) nel 2000 (POGGIANI). F. Candigliano: nella Gola del Furlo (cella n.27) il 29-4-1988 (GUBELLINI, com. pers.); nel 1999 circa (MICHELI, com. pers.); nel maggio 1999 (MARZANI, com. pers.); il 19-5-1997 e nell’ottobre 2005 (CAVALIERI, com. pers.); l’11-9-2015 (BARZOTTI, com. pers.); nel Fosso del Rio, suo affluente di destra (cella n.27), il 15-5-2003 mentre tentava di catturare piccoli pesci (CAVALIERI e BASSI, com. pers.); ad Acqualagna (cella n.27) il 27-6-1988 (FALCIONI, com. pers.). Zona di San Lorenzo in Campo (cella n.36) il 17-7-2002 (FURLANI, com. pers.). Zona appenninica interna: Carpegna in loc. S. Angelo (cella n.8) a 700 m nel 2000 (PACI, com. pers.). Località Chizanchi a Bocca Serriola (cella n.31) a 680 m nel settembre 1994 (GIACCHINI, com. pers.). Zona di Apecchio (cella n.32): nel luglio 2002 (CUCCHIARINI A., com. pers.) e Fosso dei Tacconi, il 15-5-2020 (BIGELLI S., com. pers.). Rio Vitoschio sul M. Nerone (cella n.32) il 6-8-2001 (DIONISI V.) e nel 2007 (PELLEGRINI, com. pers.). Gola del T. Bosso tra il M. Petrano e il M. Nerone (cella n.33) nel luglio 2001 (MARZANI, com. pers.). Gola di Gorgo a Cerbara (cella n.33) tra il M. di Montego e il Gruppo del M. Nerone lungo il Candigliano, il 22-7-2019 (COPPARI, com. pers.). T. Burano nella gola omonima tra il M. Catria e il M. Petrano e nella zona di Cantiano (cella n.37), dal 1990 al 2005 ed entro il paese il 2-7-2015 (LELI, com. pers.). Habitat: stagni, fiumi, torrenti e ruscelli e loro rive erbose e alberate.

Osservazioni anteriori al 1980: F. Metauro in Comune di Fano (cella n.14), nel settembre 1974 e aprile 1975 (POGGIANI).

Dati bibliografici: cella n.5 tra Emilia-Romagna e Marche, nel periodo a partire dal 1980 (MAZZOTTI et al., 1999). Cella n.15 tra Toscana e Marche nel periodo a partire dal 1985 (VANNI & NISTRI, 2006). Gola del Furlo (cella n.27), il 7-7-2018 lungo il Candigliano (FABBRI, 2018 - inedito). Celle n.29, 36, 38 e 39 tra le Province di Pesaro-Urbino e di Ancona nel periodo a partire dal 1994 (FIACCHINI, 2003).

Dati bibliografici errati: nella carta di distribuzione in POGGIANI & DIONISI, 2003 il dato di presenza tra Emilia-Romagna e Marche della cella n.4 si riferisce alla cella n.5, mentre i dati del versante di NE del M. di Montiego delle celle n.25 e 26 sono risultati dubbi e non confermati.

Normative di tutela: specie rigorosamente protetta in base alla Convenzione di Berna del 1979 (Allegato II); specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva Habitat 92/43 del 1992 (Allegato IV). Valutata come “a minor preoccupazione” (LC) (categoria della popolaz. italiana nella Lista rossa IUCN dei vertebrati italiani, RONDININI et al., 2013).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.07.2003
    Ultima modifica: 07.08.2024

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