Funghi, flora e fauna
Tuffetto - Tachybaptus ruficollis
Tuffetto - Tachybaptus ruficollis (Pallas, 1764)
Nome dialettale locale: Sfisul
Famiglia: Podicipedidae
In Italia è specie nidificante e svernante, con popolazioni parzialmente sedentarie e altre migratrici (B, M, W).
Migra prevalentemente in marzo-aprile e in settembre-ottobre. Nido formato da un ammasso di piante palustri.
Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro e litorale di Fano): stato fenologico: specie nidificante e svernante, con popolazioni parzialmente sedentarie e altre migratrici (B, M, W). Nidificazioni certe (pulcini al seguito dei genitori). Frequenza di osservazione: scarsa. Osservazioni: tutti gli anni dal 1980 al 2024, per tutto l’arco dell’anno. Basso e medio bacino: laghetti e stagni lungo il Metauro in Comune di Fano, anche di ridotte dimensioni purché ricchi di vegetazione palustre. La sua nidificazione è qui probabilmente in rapporto alla creazione nel periodo 1970-1980 di cave di ghiaia allagate (poi dismesse) ed altri laghi artificiali. Stagno Sorbini lungo il Metauro a 4 km dalla foce, una coppia con 4 pulcini nel luglio 1981 (DIONISI e POGGIANI). Nei periodi di migrazione e d'inverno la specie utilizza pure specchi d’acqua privi di vegetazione emersa. E’ stata osservata anche in acque marine costiere, ambienti salmastri (foce del Metauro e Porto di Fano) e laghi profondi. Metauro da Tavernelle in Comune di Colli al Metauro a Fossombrone, alcune segnalazioni in periodo migratorio e invernale nel 1988 e anni precedenti (RABASCINI, com. pers.). Svernante molto rara al Furlo nel periodo 2014-2019 (GIACCHINI e FANESI, 2019). Laghetti della piana di Maiano presso Cagli nel gennaio 1982 e da febbraio ad aprile 1987 (LELI, com. pers.). Zona appenninica interna: laghetti di alta collina nella zona di Apecchio nel 2008 (GIACCHINI, com. pers.). Laghetto in loc. Cospio nei dintorni di Cantiano, rilevazioni fino al 1990 (LELI, com. pers.).
Osservazioni anteriori al 1979: FALCONIERI DI CARPEGNA (1892) e GASPARINI (1894), il primo per la Provincia di Pesaro e Urbino e il secondo per le Marche, la considerano di comparsa accidentale come specie invernale e non nidificante.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2002
Ultima modifica: 09.08.2024
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