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Checklist dei Mammiferi del bacino del Metauro e dell'A...

Arvicola rossastra - Myodes glareolus

Arvicola di Savi - Microtus gruppo savii


 

Arvicola di Savi - Microtus gr. savii (de Sélys Longchamps, 1838) (1)

Ordine: Rodentia

Famiglia: Cricetidae

Caratteri distintivi: colorazione delle parti superiori bruna, coda corta (1/4 della lunghezza testa-corpo, contro circa la metà in Myodes glareolus), occhi piccoli, padiglioni auricolari parzialmente coperti dal pelo, piede posteriore con 5 callosità plantari. Tra i caratteri ossei, rispetto a M. glareolus, presenta il primo molare inferiore con 7 triangoli (2) (quattro sul lato interno e tre su quello esterno), un rigonfiamento osseo in corrispondenza del terzo molare inferiore e bordo posteriore del palato osseo di forma concava anziché ondulata (confronta foto).

In precedenza era indicata come Microtus savii (De Sélys Longchamps, 1838) e ancor prima come Pytimis savii. Rispetto ai congeneri molto simili M. multiplex e M. subterraneus si può distinguere mediante misurazioni del primo molare inferiore (3).

Biologia e habitat: abitudini ipogee e notturne. Vive in prati, pascoli, campi coltivati, boschi di caducifoglie, arbusteti, orti e giardini.

Distribuzione in Italia: specie segnalata in tutto il territorio nazionale, con esclusione della Sardegna e isole minori, dal livello del mare sino alla fascia collinare e montana.

Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: occasionalmente individui vivi, per la maggior parte crani in borre di Strigiformi (risulta uno dei micromammiferi maggiormente predati ed è presente in tutti i siti del bacino del Metauro in cui sono state raccolte borre). Frequenza di osservazione: frequente. Distribuzione altimetrica: 0-760 m. Segnalazioni di presenza: basso bacino: pianura costiera di Fano, F. Metauro da Fano a Sant'Ippolito, zona collinare (Fano, San Costanzo e Saltara). Medio bacino: Monti del Furlo, zona collinare (Monte Martello in Comune di Cagli). Zona appenninica interna: dintorni di Sant’Angelo in Vado e di Piobbico, M. del Lago a NO di Apecchio, zona di Bocca Serriola, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, basse pendici del Gruppo del M. Catria (Passo del Mandrale e loc. Montione), Serra di Burano (dati 1980-2006). Habitat: boschi di caducifoglie, boschi ripariali, boscaglie, zone erbose e campi coltivati.

Dati bibliografici: lungo il confine appenninico Marche-Umbria è indicata in quadrati di 5x5 km nel tratto da Bocca Serriola sino alla zona della Scheggia al margine del Gruppo del M. Catria (GAGGI e PACI, 2014).

NOTE

(1) La dizione "gruppo savii" viene usata in attesa di ulteriori studi per appurare se la sottospecie M. savii brachycercus è elevabile al rango di specie (AMORI et al., 2008).

(2) Oltre ai triangoli il molare comprende un cappio anteriore e uno posteriore (vedi disegno).

(3) Da uno studio effettuato su crani provenienti da Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio riferibili a M. multiplex e/o a M. subterraneus, si è concluso che i reperti esaminati erano numericamente poco rappresentativi e pertanto è stato considerato che potesse trattarsi di varianti di Microtus gruppo savii. Tra le arvicole esiste, infatti, una grande variabilità nel disegno dei molari per cui nella popolazione di una specie è possibile rinvenire tipologie caratteristiche di specie differenti. Sulla base dei dati finora disponibili, a parte i nuclei di M. multiplex storicamente noti in Toscana, per il restante territorio dell’Italia centrale è da considerarsi presente solo Microtus gruppo savii. (NAPPI A., in GAGGI e PACI, 2014).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.07.2003
    Ultima modifica: 25.07.2024

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