Funghi, flora e fauna
Orecchione grigio - Plecotus austriacus
Orecchione grigio - Plecotus austriacus (Fischer, 1829)
Ordine: Chiroptera
Famiglia: Vespertilionidae
Caratteri distintivi: inconfondibile (a parte gli altri Plecotus) per i grandissimi padiglioni auricolari uniti sulla fronte, che a riposo sono ripiegati sotto le ali e dei quali spuntano solo i lunghi traghi (1). Lunghezza testa-corpo in gen. 45-55 mm, avambraccio in gen. 37-43 mm, orecchio in gen. 35-38 mm. Pelliccia del dorso grigiastra, inferiormente bianco-sporco.
A parte le differenze del cranio, si distingue dal molto simile Orecchione bruno (P. auritus), per il pollice (unghia esclusa), lungo in gen. 5-5,5 mm anziché in gen. 6,5-7,5 mm e con unghia lunga in gen. meno di 2 mm anziché in gen. 2,5-3 mm; piede lungo in gen. 6-8 mm anziché 8,1-11 mm; dita del piede con peli coricati e relativamente corti anziché eretti e relativamente lunghi; il trago largo in gen. 6-6,3 mm anziché 4,4-5,5 mm; il pene di forma ovalare con parte distale più larga anziché triangolare e gradualmente assottigliantesi verso l’apice. L’individuo rinvenuto a Mombaroccio, un maschio (conservato), presentava questi caratteri: avambraccio 39 mm; trago largo 6 mm; pollice lungo 5,5 mm con unghia di 1,5 mm; piede lungo 6 mm con peli coricati; pene di forma ovalare con la parte distale più larga.
Biologia e habitat: predilige ambienti agricoli con mosaico di coltivi e vegetazione naturale. Utilizza come rifugio sottotetti di edifici e cavità sotterranee.
Distribuzione in Italia: specie presente in tutto il territorio nazionale (da verificare in Sardegna) a basse e medie altitudini, in Europa a non più di 1380 m di quota.
Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: un individuo morto. Segnalazioni di presenza: specie rarissima. Basso bacino: zona collinare a Mombaroccio a 280 m slm, un individuo rinvenuto nell’ottobre 1995 entro l'edificio della locale scuola media. Habitat circostante: campi coltivati, boschi di caducifoglie, incolti erbosi, zona urbana.
Un esemplare di Plecotus sp. in semiibernazione osservato nel Monastero di Montebello sui Monti della Cesana (Urbino) il 23 novembre 2024 (FURLANI M., com. pers.)
Dati bibliografici di Plecotus sp. non inseriti nella carta di distribuzione: medio bacino: indicata solo come probabile per i Monti del Furlo, nell’aprile-giugno 2013, con rilevamento bioacustico (PRIORI e SCARAVELLI, 2014). Varie rilevazioni bioacustiche di Plecotus sp. nella zona Alpe della Luna-Bocca Trabaria nel 2023 (GIACOMINI, 2024) e una a Fonte Avellana sul M. Catria nel 2023 (SCARAVELLI, 2023) senza poter individuare la specie.
Protezione: specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell’11-2-1992 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio”, specie strettamente protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato II) e specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa in base alla Direttiva "Habitat" 92/43/CEE del 21-5-1992 (Allegato IV).
ALTRA BIBLIOGRAFIA:
PRIORI P., SCARAVELLI D., 2014: Bat community ecology at “Gola del Furlo” natural reserve (province of Pesaro-Urbino). IX Congresso Italiano di Teriologia, Civitella Alfedena (AQ), 7-10 maggio 2014.
NOTE: (1) Trago: lamina cartilaginea del padiglione auricolare atta a focalizzare il fascio di ultrasuoni raccolti ed inviarli al timpano.
Dettaglio scheda
-
Data di redazione: 15.07.2003
Ultima modifica: 15.02.2025




Nessun documento correlato.