Funghi, flora e fauna
Toporagno nano - Sorex minutus
Toporagno nano - Sorex minutus Linnaeus, 1766
Ordine: Soricomorpha
Famiglia: Soricidae
Caratteri distintivi: appartiene al gruppo di toporagni con la punta dei denti rossa. Si riconosce dal Toporagno del Vallese (Sorex antinorii) e dal Toporagno appenninico (S. samniticus) per le minori dimensioni (in Italia centrale la lunghezza testa-corpo è minore o eguale a 60 mm, maggiore di 60 mm negli altri due Sorex), la coda proporzionalmente più lunga, quasi quanto il corpo, e il muso più allungato. Caratteri ossei distintivi sono la lunghezza della mandibola (incisivo escluso) (1) di 7-8,7 mm, anziché di più di 9 mm (negli altri due Sorex); il margine anteriore dell'apofisi coronoide concavo, anziché diritto (carattere non sempre leggibile); primi tre unicuspidi superiori (2) di grandezza subeguale con il quinto più piccolo ma ben visibile, anziché terzo unicuspide superiore più piccolo dei primi due e quinto unicuspide molto piccolo e poco visibile. Rispetto al gen. Neomys, che pure ha denti con punta rossa, si distingue per avere 5 unicuspidi superiori anziché 4.
Biologia e habitat: presente in boschi inclusi quelli ripariali, in parte anche in arbusteti e zone erbose.
Distribuzione in Italia: specie accertata nella sola Italia continentale, in aree collinari e sino a 2000 m di quota.
Dati accertati nella zona di studio (bacino del Metauro): tipo di dati: individui morti, crani in borre di Strigiformi anche se rappresenta una frazione esigua della dieta alimentare dei rapaci notturni. Frequenza di osservazione: scarsa. Distribuzione altimetrica: 0-800 m. Segnalazioni di presenza: basso bacino: F. Metauro a Fano (Stagno Urbani, nel gennaio 2002). Medio bacino: Monti del Furlo (M. Paganuccio, Abbadia ai margini del M. Pietralata, Abbazia di Lastreto presso Cartoceto di Pergola). Zona appenninica interna: zona di Bocca Serriola (Carlano), M. del Lago a NO di Apecchio, basse pendici del Gruppo del M. Catria (Passo del Mandrale e loc. Montione) (dati 1979-2002). Habitat: boschi di caducifoglie, boschi ripariali, incolti erbosi, campi coltivati.
Protezione: specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell’11-2-1992 “Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio” e specie protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).
NOTE
(1) Misura della lunghezza della mandibola: dall’estremità anteriore (incisivo escluso) all’apofisi angolare (a) o all’apofisi condilare (b), a seconda di quella che sporge di più.
(2) Unicuspide: dente con corona (la parte sporgente nella cavità orale) provvista di un solo cono o cuspide.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 15.07.2003
Ultima modifica: 24.07.2024
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