Funghi, flora e fauna
Funghi del bacino del Metauro - generalità e come leggere le schede
FUNGHI DEL BACINO DEL METAURO
Vengono prese in considerazione anche specie rinvenute nel resto della Provincia di Pesaro e Urbino.
GENERALITA'
I funghi possono essere unicellulari o pluricellulari; sono delle tallofite (ossia organismi con corpo non differenziato in radici, fusto e foglie come le piante vascolari) eterotrofe (ossia senza clorofilla, che si nutrono di sostanze organiche). In maggioranza vivono come saprofiti, ma diversi sono parassiti di piante e di animali oppure simbionti.
Nel presente lavoro ci occuperemo delle sezioni Myxomycota ed Eumycota.
Negli Eumycota pluricellulari il corpo, detto tallo, è formato da filamenti detti ife, che insieme costituiscono il micelio. La riproduzione avviene per spore, che possono essere portate internamente alla cellula sporigena, detta asco, oppure esternamente alla cellula, detta basidio. Aschi e basidi sono raccolti nei corpi fruttiferi a formare un particolare strato detto imenio.
COME LEGGERE LE SCHEDE
Come zonazione geografica vengono indicati, dal mare verso l'interno:
- il basso bacino, dal Mare Adriatico agli affluenti Rio Puto - T. Tarugo, da 0 a circa 500 m di quota. Comprende la zona costiera o litoranea (dalla spiaggia marina alle colline affacciate sul mare), la zona collinare esterna o basso-collinare e la bassa valle - basso corso del Metauro; l’ultimo tratto della pianura alluvionale si allarga progressivamente e si fonde con l'adiacente bassa valle del T. Arzilla;
- il medio bacino, dal Rio Puto - T. Tarugo alla linea S. Giovanni in Petra - Cagli, da 75 m a quasi 1000 m di quota (M. Paganuccio dei Monti del Furlo). Comprende la zona collinare interna o alto-collinare, la Dorsale Marchigiana (coi Monti del Furlo, della Cesana e M. Raggio-Montalto Tarugo) e la media valle - medio corso del Metauro e dei suoi affluenti (Candigliano e Burano);
- l'alto bacino o zona appenninica interna, dalla linea S. Giovanni in Petra - Cagli allo spartiacque con il Tevere in territorio toscano e umbro, da 250-300 m a 1701 m di quota (M. Catria). Comprende la Dorsale Umbro-Marchigiana (con il Gruppo del Catria, il M. Petrano, il Gruppo del Nerone e il M. di Montiego-Gola di Gorgo a Cerbara), la zona della Formazione Marnoso-Arenacea (con le Serre - M. Vicino, la zona di Bocca Serriola, l'Alpe della Luna-Bocca Trabaria, l'Alto Candigliano, i rilievi tra Apecchio, Sant'Angelo in Vado e Mercatello) e l’alta valle - alto corso del Metauro e dei suoi affluenti (Candigliano, Bosso, Burano e Biscubio).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 19.07.2004
Ultima modifica: 29.01.2015
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