Abortiporus biennis (Bull. : Fr.) Singer

Famiglia: Meripiliaceae

Descrizione: Carpoforo: i corpi fruttiferi sono sessili (senza gambo) o con gambi singoli o più spesso confluenti fra loro, a volte imbricati. Il singolo carpoforo misura fino a 15 cm di diametro, ha superficie superiore tomentosa, zonata, biancastra poi bruna, inscurente allo sfregamento. Imenoforo: superficie poroide, con pori irregolari, angolosi o labirintiformi, piuttosto larghi, spesso lacerati, decorrenti sul gambo quando presente. Di colore biancastro, quindi rosato, poi brunastro. Spore: 4,5-6,5 x 3-5 micron, subglobose, lisce, con pareti sottili, ialine, bianco-ocracee in massa. Gambo: quando presente è tozzo, centrale o eccentrico, tomentoso, dalla lunghezza di pochi centimetri. Carne: soffice nella parte superiore, fibrosa e tenace quella a contatto coi tubuli, di spessore esiguo (massimo 1 cm), di colore variabile dal crema all'ocraceo. Odore e sapore non significativi.

Commestibilità: non commestibile.

Biologia e habitat: cresce annualmente su legno morto, più raramente vivente, di latifoglie, quali querce, carpini, frassini, olmi, platani, tigli. Eccezionalmente può essere rinvenuto su ceppaie di conifere. Largamente diffuso, ma non molto comune.

Presenza nella zona di studio: basso corso del Metauro e pianura costiera a Fano, zona collinare esterna (Roncosambaccio a Fano, Bosco di Montebello di Urbino a Isola del Piano, in MALETTI e PAOLINI 2011) e zona appenninica interna (M. Nerone, M. Petrano, M. Catria, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, Alto Candigliano, Serre, Alpe della Luna - Bocca Trabaria, zona di Bocca Serriola).

Note: più frequente in certe annate rispetto ad altre, è un fungo facilmente identificabile per l'habitat di crescita (quasi sempre ceppaie) e per il portamento: sembra infatti un grosso fiore di consistenza legnosa.