Funghi, flora e faunaFunghi, flora e fauna

Rosa balsamica

Rosa selvatica - Rosa andegavensis

Rosa canina - Rosa canina


Rosa canina L.

Nome volgare: Rosa canina

Famiglia: Rosaceae

Arbusto alto 1-4 m, a foglie caduche, alterne, composte da 3-7 foglioline, a denti semplici talvolta irregolari, glabre, generalmente senza ghiandole. Rami eretti o arcuati, verdi da giovani, con robusti aculei uncinati (a). Fiori rosa o bianchicci (b), con stili non saldati a colonna e sepali ad appendici ben sviluppate (c), da maggio a luglio. Frutti ovoidali o subglobosi (d), con orifizio del ricettacolo stretto (0,4-0,8 contro 0,9-1,1 mm), rossi a maturità, che permangono sino all'inverno, appetiti dagli animali e usati per marmellate. Sui rami sono frequenti le galle prodotte dall'Imenottero Cinipide Diplolepis rosae (L.); le larve di altri due Imenotteri, l'Arge rosae e l'Arge pagana, si nutrono delle foglie. 

Si può confondere con Rosa squarrosa, R. subcanina ed altre specie del gen. Rosa: carattere distintivo sono le foglie, il peduncolo fiorifero e il ricettacolo fruttifero glabri e l'orifizio del ricettacolo stretto.

Nel bacino del Metauro (PU) è stata osservata nel 2011 lungo il F. Metauro in Comune di Fano e nella zona appenninica interna (versante Ovest del M. Catria, M. Nerone presso Pianello di Cagli e Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda).

(da GUBELLINI e ZITTI, 2009) La specie è estremamente diffusa in tutta la Regione Marche, dal livello del mare ai boschi mesofili dell'Appennino, soprattutto su suoli tendenzialmente argillosi e pesanti, dove si osserva comunemente in incolti, radure, siepi e margini di boschi.
Nell'interpretazione dei dati e dei campioni riferibili a questa specie si è seguita l'impostazione di LATTANZI & TILIA (2001 e 2004) che riconosce la distinzione fra R. canina e R. squarrosa (A. Rau) Boreau. Pertanto la quasi totalità delle precedenti segnalazioni antiche e recenti non è utilizzabile in quanto questi autori non distinguono le due specie e per definire la distribuzione ci si è basati quasi esclusivamente sull'esame dei numerosi campioni d'erbario conservati.
Località dei campioni d'erbario esaminati:
- del bacino del Metauro: Monti della Cesana, alle pendici NO, in loc. Sasso, dintorni di Urbino, c. 350 m, A.J.B. Brilli-Cattarini, 07/05/1961 (PESA) (1); Monti del Furlo: vers. NO del M. Paganuccio, c. 750 m, A.J.B. Brilli-Cattarini (PESA); vers. NE del M. Paganuccio, c. 825-850 m, A.J.B. Brilli-Cattarini et L. Gubellini, 08/06/1983 (PESA); Serre d'Acquapartita nel vers. NE del Col di Battaglia, c. 625-650 m, A.J.B. Brilli-Cattarini, 27/05/1961 (PESA); San Lorenzo in Campo sui colli tra Mirabello e Roncaglia, c. 150-175 m, A.J.B. Brilli-Cattarini, J. Coaz, et R. Sialm, 03/05/1972 (PESA); Bosco di Tecchie, Cantiano, F. Taffetani, 17/10/1996 (ANC) (2). Gruppo del M. Catria: nel vers. S del M. Morcia sopra Valpiana, c. 1000-1050 m, A.J.B. Brilli-Cattarini et L. Gubellini, 14/07/1980 (PESA); nel basso vers. SE del M. Acuto alle cave di pietra, c. 1000-1025 m, A.J.B. Brilli-Cattarini et L. Gubellini, 04/07/1988 (PESA).
- Di zone in prossimità del bacino del Metauro: Gabicce (PU), Vallugola presso C. Procacci, c. 20-25 m, L. Gubellini, 16/05/2003 (PESA); Pesaro, c. 150 m, A.J.B. Brilli-Cattarini, 17/05/1974 (PESA); Pesaro, lungo la strada tra Novilara e il Rondello, c. 195 m, A.J.B. Brilli-Cattarini et J. Coaz, 15/05/1972 (PESA).

Si moltiplica anche per polloni. Adatta per siepi spinose, cespugli isolati e sottobosco.

NOTE: (1) (PESA) = Erbario del Centro Ricerche Floristiche Marche A.J.B. Brilli-Cattarini di Pesaro.
(2) (ANC) = Erbario dell'Università Politecnica delle Marche.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 06.01.2025

Nessun documento correlato.


Rosa balsamica

Rosa selvatica - Rosa andegavensis