Tilia platyphyllos Scop. subsp. platyphyllos

Nome volgare: Tiglio comune, Tiglio nostrano

Famiglia: Malvaceae

Nel M. Paganuccio (Monti del Furlo) in luoghi boschivi presso S. Anna è stata rinvenuta la subsp. cordifolia (Besser)  C.K. Schneid., rarissima (GUBELLINI & PINZI, 2019) - PESA (1).

Albero alto sino a 30 m, a foglie caduche, alterne, con lamina di 6-12 cm (più grande nei polloni), cordate e più o meno asimmetriche alla base, verdi e più o meno pelose (almeno sulle nervature) inferiormente. Fiori bianco-giallastri a 5 sepali e 5 petali (a), assai profumati, in gruppi di 2-5, pendenti, provvisti di una brattea allungata (b), in giugno-luglio. Frutti di 8-10 mm di diametro (c), pelosi, a 5 costole rilevate, duri, che cadono assieme alla brattea.

Si può confondere con altre specie di Tigli usate come ornamentali, tra cui il Tiglio argentato (Tilia tomentosa Moench), alloctono che ha foglie bianco-lanose sulla pagina inferiore, il Tiglio americano (Tilia americana L.), alloctono che ha fiori con 5 petali più 5 staminodi simili a petali e Il Tiglio selvatico (Tilia cordata Miller), spontaneo nelle Marche ma che non risulta presente nel bacino del Metauro.

Nel bacino del Metauro (PU) è poco comune come spontanea in boschi freschi, dai Monti del Furlo (GUBELLINI & PINZI, 2019, molto rara; M. Paganuccio, in ANGIOLINI et al., 1999) alla zona appenninica interna sino a oltre 1000 m s.l.m. (M. Catria, in BRILLI-CATTARINI et al., 1982); rara a quote più basse (Forra di S. Lazzaro presso Fossombrone, osservaz. maggio 1998 - POGGIANI). Anche coltivata come ornamentale e spontaneizzata.

Specie protetta (art. 20 L. Reg. Marche n. 6 del 23 febbraio 2005 "Legge forestale regionale").

NOTE: (1) PESA = Erbario del Centro Ricerche Floristiche Marche “A.J.B. Brilli-Cattarini” di Pesaro.