Funghi, flora e fauna
Lemna gibba
Lemna gibba L.
Lenticchia d'acqua spugnosa
Famiglia Araceae
Caratteri distintivi: pianta erbacea perenne (I nat) galleggiante, con fronde lunghe 1,5-6,5(-8) mm e una radice per fronda, in genere unite in gruppi clonali. Le Lemna portano fiori unisessuali, ma solo raramente e comunque difficilmente osservabili ad occhio nudo: i maschili ridotti ad uno o due stami, i femminili ad un carpello; la riproduzione avviene in genere per via vegetativa, formando gruppi clonali di 2-8 e più fronde.
Data la relativa scarsezza di caratteri morfologici identificativi, il riconoscimento è spesso difficile, richiede una visione in controluce previa decolorazione delle fronde e a volte analisi morfometriche e genetiche riservate a specialisti. Anche in letteratura viene riportata la difficoltà che si incontra nel distinguere le varie specie di Lemna, nel nostro caso L. minor da L. gibba, L. minor da L. minuta e L. valdiviana da L. minuta. Osservandole col semplice uso di una lente da 10x il riconoscimento risulta più agevole quando si hanno: - 3 venature ben evidenti nella pag. inferiore = Lemna minor oppure L. aequinoctialis; - fronda con pag. inferiore rigonfia per il tessuto spugnoso e/o esempl. rossicci per la presenza di antociani = L. gibba. Osservandole per trasparenza, previo scolorimento delle fronde con etanolo a 95° per almeno 24 ore seguendo il metodo impiegato da CESCHIN et al. (2016), sono più riconoscibili quando si hanno: - 3-5 venature visibili = Lemna minor oppure L. gibba o L. aequinoctialis; - una sola venatura visibile = Lemna minuta oppure L. valdiviana.
Confronto tra Lemna (da: LANDOLT & SCHMIDT-MUMM, 2009, GALÁN, 2008 ed altri autori citati):
Lemna minor Fronda di 1,5-5x1-3,2 mm (in GALÁN, 2008); (1,2-)1,9-4,5(-4,8)x(0,8-)1,3-3,3(-3,9) (in CESCHIN et al., 2016); obovato-ellittica o subrotonda, piatta o quasi; 3(5) venature ± visibili; radice sino a 6,2 cm.
Lemna gibba Fronda di 1,5-6,5x1-4,5 mm (in GALÁN, 2008); 1-8x0,8-6 mm e 1-1,5 volte più lunga che larga (in LANDOLT & SCHMIDT-MUMM, 2009); obovata o subrotonda, convessa nella pag. sup. e rigonfia nella pag. inf. per la presenza di tessuto spugnoso; esemplari non rigonfi nella pag. inf. in inverno-primavera, piani come L. minor ma con visibili le cavità aerifere ± trasparenti (in ZANGHERI, 1976); 3-5(-7) venature (in LANDOLT & SCHMIDT-MUMM, 2009); radice sino a 9 cm; a volte esempl. rossicci per la presenza di antociani.
Lemna aequinoctialis Fronda di 1-6,5x0,8-4,5 mm e 1-2,5 volte più lunga che larga (in LANDOLT & SCHMIDT-MUMM, 2009); 2-3,5 mm (in https://www2.palomar.edu/users/warmstrong/leae.htm); obovato-ellittica, asimmetrica all’estremità basale e con una papilla vicino all’apice (in https://www2.palomar.edu/ users/warmstrong/leae.htm); 3 venature; radice sino a 3,5 cm (in LANDOLT & SCHMIDT-MUMM, 2009); guaina basale della radice provvista di due ali laterali (in LANDOLT & SCHMIDT-MUMM, 2009). In Portale della Flora d’Italia (consultato il 24-7-2022) è indicata per Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Sardegna.
Caratteri identificativi per l’attribuzione a L. minor, L. gibba e L. aequinoctialis: vedi in immagini.
Distribuzione in Italia: in tutto il territorio nazionale, nei piani planiziale e collinare.
Nella zona di studio (bacino del Metauro - PU): poco comune, in acque ferme fluviali e stagni del piano planiziale, nel basso bacino (Stagno di caccia S. Rita in riva destra del Metauro a 3,5 km dalla foce nell'aprile 2005; F. Metauro: in prossimità della foce l’11 settembre e il 6 ottobre 2011, alla foce in acqua salmastra l’8 giugno 2021, a 2,5 km dalla foce il 29 agosto 2021 - BAI, com. pers.; Stagno Urbani lungo il Metauro a 4,5 km dalla foce il 24 settembre 2011 e il 6 giugno 2022; in BIONDI et al., 2007: Lago Sorbini lungo il Metauro a 4 km dalla foce; presso Sterpeti di sotto in Comune di Montefelcino; stagno a Pian di Rose (Sant’Ippolito) e a Cà Balzano presso il T. Tarugo in Comune di Fossombrone).
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 28.04.2005
Ultima modifica: 26.10.2024
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