Geologia e clima
Climatologia e meteorologia del bacino del Metauro
Uno studio serio e scientificamente valido sul clima di un territorio non può prescindere dalla disponibilità di dati attendibili e completi su tutti gli elementi climatici.
Tali dati, riferiti almeno ad un ventennio, dovrebbero riguardare la temperatura dell'aria (media mensile delle temperature giornaliere, temperatura minima e massima, escursione termica, ecc.), l'umidità relativa (nebbia), le precipitazioni (quantità di pioggia caduta, numero dei giorni con precipitazioni, con neve, con temporale, con grandine, ecc.), l'insolazione, la nuvolosità, la pressione atmosferica, i venti (direzione di provenienza, frequenza, velocità), ecc. Tanto più precisa è l'analisi del clima, inteso come "le condizioni medie del tempo", quanto più dettagliati sono i dati, raccolti in diverse stazioni meteorologiche della regione studiata.
Per quanto riguarda il bacino del Metauro, purtroppo, non esistono osservatori meteorologici all'interno dell'area considerata che abbiano raccolto dati completi e continuativi per un periodo significativo.
Gli osservatori meteorologici esistenti sono gestiti da Enti diversi, non coordinati fra loro, ed hanno svolto in passato raccolte parziali e discontinue. I dati più numerosi riguardano il Comune di Fano, raccolti dal 1919 al 1959 presso il Pontificio Seminario Marchigiano "Pio XI" di Fano e dal marzo 1983 ad oggi (1999) dalla stazione esistente presso l'Istituto Magistrale Statale "Carducci" di Fano.
Gli studi esistenti sul territorio in oggetto si basano quindi su estrapolazioni di dati frammentari e fanno riferimento anche a quelli di due stazioni esterne al bacino, ma vicinissime ad esso, e cioè quella di Pesaro (Osservatorio meteorologico-sismico "Valerio") e quella di Urbino (Osservatorio meteorologico "Serpieri"), che effettuano rilevamenti ininterrotti, rispettivamente dal 1871 e dal 1884.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 03.11.2014
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