Il reticolo idrografico del Bacino del Metauro, come in tutto l'Appennino marchigiano, fatta eccezione per alcuni segmenti particolari, non è congruente con la struttura. Nonostante che generalmente, sia le dorsali che le depressioni topografiche interposte siano strettamente conformi con le grandi pieghe del substrato geologico, i maggiori corsi d'acqua solo raramente e per brevi tratti scorrono allineati secondo l'asse di allungamento delle sinclinali, cioè delle depressioni strutturali del substrato geologico. Più spesso, a causa di complessi fenomeni di sovrimposizione, antecedenza e cattura, le maggiori valli hanno un andamento perpendicolare rispetto alle strutture geologiche (andamento detto "diaclinale") e nell'aprirsi il varco attraverso le dorsali carbonatiche, hanno scavato profonde e suggestive gole.

L'immagine mostra il tratto vallivo diaclinale del F. Candigliano fra la dorsale minore di M. Montiego (in primo piano) e la dorsale di M. Pietralata-M. Paganuccio-Arcevia (sullo sfondo), in corrispondenza della quale si apre la Gola del Furlo. Si noti anche, a mezza distanza, la piana di fondovalle terrazzata (terrazzo del "3° ordine", riferibile all'ultimo glaciale), recante in superficie vistose tracce scure lasciate dagli antichi alvei fluviali.