Geologia e clima
Strutture di crioturbazione nei detriti stratificati
I detriti stratificati del Bacino del Metauro si sono formati durante le fasi più fredde del Pleistocene superiore (Ultimo Glaciale), quando le condizioni climatiche erano tali da permettere lo sviluppo di piccoli ghiacciai persino sulle cime non troppo elevate delle montagne dell'Appennino nord-marchigiano, da determinare una massiccia denudazione dei versanti e da consentire la presenza di gelo nel suolo per periodi più o meno prolungati (localmente, forse anche per molti anni). Proprio la presenza di gelo più o meno persistente nel terreno ha prodotto delle particolari strutture, dette di crioturbazione (cioè disturbo dei sedimenti ad opera del gelo), che troviamo oggi allo stato fossile soprattutto nelle coltri di detriti stratificati. Esiste una grande varietà di tali strutture, ma le più comuni sono riconducibili ad arricciamenti dei sedimenti o a spaccature a cuneo negli stessi.
Le due immagini riproducono due esempi di tali deformazioni. A) Le strutture, evidenziate da un orizzonte di paleosuolo, sono caratterizzate da fessurazioni accompagnate da arricciamento dei detriti evidenziato dalla particolare disposizione dei frammenti ghiaiosi (crioclasti); sono riferibili al "frost stirred ground" descritto da Flint (1971) nel suo classico testo di Geologia glaciale. B) Anche qui le strutture vengono evidenziate da un sottilissimo livello di paleosuolo più scuro; in questo caso, si tratta di modeste fessure a cuneo, la maggiore delle quali si osserva leggermente al di sopra e a destra del martello.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 21.02.2004
Ultima modifica: 21.02.2004
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