Geologia e clima
I pesci fossili del Cretacico nel bacino del Metauro
Gli strati anossici del Cretacico contengono frequenti resti ittiolitici. In particolare, ricche ittiofaune caratterizzano il Livello Selli dell'Aptiano inferiore e il Livello Bonarelli del Cenomaniano sommitale.
I giacimenti fossiliferi più importanti sono quelli di Gorgo a Cerbara (Piobbico), di Poggio le Guaine e de il Cimaio (Monte Nerone) per il Livello Selli e quelli del Furlo e di Petriccio (Acqualagna) per il Livello Bonarelli.
Il Livello Selli contiene quasi esclusivamente Clupeidi. Per quanto riguarda invece il Livello Bonarelli, oltre ai frequenti Clupeidi va segnalata la presenza dei Rhynchodercetis, predatori a rapido scatto, dal lungo corpo affusolato e dal caratteristico grande sviluppo della regione costale, dei più minuti rappresentanti del genere Rhinellus, dei Pachyrhizodus, importanti predatori con diverse caratteristiche di caccia, di Tselfatia formosa, specie piuttosto frequente e caratterizzata da dimensioni considerevoli (fino ad 1 m di lunghezza) e di Ptychodus decurrens con la tipica dentatura adatta alla triturazione dei gusci di Molluschi.
L'esame delle tanatocenosi mette in luce un'ittiofauna nel complesso pelagica ma con specie appartenenti ai generi tipici di ambiente neritico o di scogliera come il genere Paleobalistum, o ad habitat bentonico, come il genere Ptychodus.
Si può supporre che i pesci di mare aperto, alla loro morte, si depositavano sul fondo insieme ad organismi costieri trasportati e concentrati dalle correnti o arrivati autonomamente. Si spiegherebbero così le tanatocenosi alloctone e composite, prevalentemente ma non esclusivamente pelagiche. La mancanza di ossigeno e la peculiare situazione ambientale caratterizzata da sedimenti molto fini ha consentito la conservazione delle strutture più delicate.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 26.12.2004
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