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L'estremità di S.O. della Gola del Furlo (itinerario ge...

Itinerario geologico lungo la Gola di Gorgo a Cerbara

Itinerario geologico lungo la Gola del Bosso


ITINERARIO GEOLOGICO LUNGO LA GOLA DEL BOSSO (Comune di Cagli)

Mezzo di spostamento tra le varie tappe: automobile
Lunghezza del tratto a piedi a monte della loc. Eremita: 2,3 km
Ultima verifica: luglio 2012

CARTOGRAFIA
- Carta d'Italia 1:25.000 F. 290 sez. I - Cagli
- Carta1:25.000 Monte Nerone - itinerari turistico-naturalistici, ed. CAI sez. Città di Castello
- Carta 1:100.000 in L'Ambiente fisico delle Marche - geologia, geomorfologia, idrogeologia
- Carta geologica 1:10.000 Regione Marche (www.ambiente.regione.marche.it) sez. 290070 - Pianello e sez. 290080 - Cagli

Per la descrizione delle formazioni geologiche si sono consultati CRESTA 1999 e PASSERI 1994.
Si ringrazia Daniele Savelli per la revisione del testo.

La Valle del Bosso nel tratto tra gli abitati di Secchiano e di Pianello di Cagli ha una lunghezza di circa 6 km ed assume i caratteri di gola rupestre. Qui il Bosso scorre tra i Monti Nerone e Petrano, appartenenti entrambi all'anticlinale che dal Nerone a N.O. giunge al Massiccio del Catria a S.E.

In questo tratto di valle affiorano tutte le formazioni meso-cenozoiche che vanno dalla Corniola (Giurassico inferiore) alla Scaglia Rossa (Eocene), comprendendo il Rosso Ammonitico, i Calcari a Posidonia (equivalente ai Calcari e Marne a Posidonia di PASSERI, 1994) (1), i Calcari Diasprini, i Calcari a Saccocoma ed Aptici (quest'ultima formazione, in parte eteropica con la precedente, non viene distinta nella colonna stratigrafica schematica di Cecca 1999, né nella carta geologica all'1:100.000 qui riportata), la Maiolica e la Scaglia Bianca.

Queste formazioni sono da tempo studiate dai geologi, che ne hanno subito rilevato l'eccezionale importanza scientifica. Già oltre un secolo fa gli studiosi Mariotti, Piccinini e Zittel definirono la Valle del Bosso un vero e proprio "atlante geologico". Nel 1906 Celussi la citò come "una delle più splendide e istruttive sezioni per lo studio dei terreni secondari che possegga l'Appennino Centrale".

Provenendo da Cagli lungo la Strada Provinciale n. 29 Cagli-Pietralunga, superiamo l'abitato di Secchiano ed entriamo nella Gola del Bosso, tra il Gruppo del Nerone sulla destra e il M. Petrano sulla sinistra. Dopo 2,9 km lasciamo l'auto ad una piazzola che incontriamo sulla destra, in località Eremita (o La Romita) (43°31'35.78"N - 12°35'05.90"E).

Lungo la scarpata stradale sul fianco del Nerone affiora la Formazione della Corniola, che ci ha già accompagnato per un tratto e che costituisce il nucleo più antico della piega anticlinale incisa dalla Gola del Bosso. Non affiora invece il sottostante Calcare Massiccio, visibile ad esempio nella poco distante zona di Pieia (M. Nerone) e nella Valle del Burano tra il M. Petrano e il M. Catria.

FORMAZIONE DELLA CORNIOLA (Lias)
Aspetto: calcari in gran parte micritici (2) a strati regolari di spessore medio, di colore grigio e nocciola, rossatri nella parte superiore, con noduli e liste di selce e vari slump (3) anche di dimensioni decametriche; tra i macrofossili le ammoniti, tra i microfossili foraminiferi e radiolari.
Spessore: circa 200 m.

Dalla piazzola di sosta ci dirigiamo a piedi verso monte (Pianello di Cagli) lungo il ciglio della strada provinciale (occorre fare attenzione, perché c'è poco spazio per i pedoni e mancano delle vere piazzole per fermarsi senza pericoli), sempre con la Corniola affiorante nelle scarpate. Risalendo verso la parte superiore della formazione, gli strati acquisiscono man mano tonalità rossastre.

Dopo circa 800 m (43°31'25.05"N - 12°34'40.69"E), sulla destra idrografica al di là del torrente, appare un'alta parete rocciosa di colore rossastro che mostra la cosiddetta "Formazione del Bosso", la cui parte inferiore è costituita dal Rosso Ammonitico e la superiore dai Calcari e Marne a Posidonia. Qui si notano alcuni livelli caratterizzati da stratificazione contorta e/o discontinua separati da pacchi di strati relativamente indisturbati e continui. Le deformazioni in oggetto sono state almeno in parte prodotte da processi sinsedimentari di frana sottomarina (slump) che hanno coinvolto sedimenti non ancora consolidati lungo superfici inclinate di rilievi sommersi.
Sulla scarpata alla nostra destra si nota un affioramento di Rosso Ammonitico, per il resto coperto dalla vegetazione; anche i Calcari e Marne a Posidonia sono coperti da depositi di versante in un pendio sassoso.

FORMAZIONE DEL ROSSO AMMONITICO (Lias)
Aspetto: marne e calcari marnosi, per lo più di aspetto nodulare, in strati di modesto spessore di colore rossastro ma anche grigio-verdastro o giallastro, formati da noduli più ricchi in carbonato di calcio e una matrice marnosa/argilloso-marnosa in genere di colore rossastro più scuro; numerosi fossili (tra i più appariscenti le ammoniti).
Spessore: circa 10 m.

FORMAZIONE DEI CALCARI A POSIDONIA (Dogger inferiore)
Aspetto: calcari e marne con strati sottili e medi, di colore grigiastro, biancastro e nella parte inferiore rossastro, con livelli di selce nella parte superiore; tra i fossili bivalvi e ammoniti nella porzione inferiore.
Spessore: circa 30 m.

Assai più evidenti sulla scarpata stradale un poco più avanti (43°31'25.22"N - 12°34'27.78"E) sono i Calcari Diasprini, seguiti da pochi metri di Calcari a Saccocoma ed Aptici; queste formazioni possono essere seguite con lo sguardo per un lungo tratto, in quanto costituiscono le variegate rupi rocciose (colori variabili da rossastro a bianco-giallastro) che risaltano tra il bosco a mezza costa del pendio del Nerone.

FORMAZIONE DEI CALCARI DIASPRINI (o DIASPRIGNI) (Dogger-Malm)
Aspetto: calcari con strati di modesto spessore, da grigio verdastri a bluastri, a luoghi rossastri; bianco-giallastri/bianco-verdastri se alterati, molto ricchi di silice in liste e noduli; contiene microfossili (radiolari) e bivalvi.
Spessore: circa 70 m.

FORMAZIONE DEI CALCARI A SACCOCOMA ED APTICI (Malm)
Aspetto: calcari micritici (2), selciferi, di colore rossastro, rosato, biancastro o verdastro; tra i fossili molti frammenti di Crinoidi del gen. Saccocoma ed aptici (opercoli o elementi dell'apparato masticatore delle ammoniti).
Spessore: circa 15 m.

Dopo i Calcari Diasprini e i Calcari a Saccocoma ed Aptici, per circa 700 m lungo la scarpata stradale affiora la Formazione della Maiolica, che si mostra anche su una rupe della Costa la Mandraccia (m 807) sul lato del Nerone.

FORMAZIONE DELLA MAIOLICA (Malm-Cretacico inferiore)
Aspetto: calcari a strati di spessore medio (20-40 cm), a frattura concoide, di colore bianco latteo, con liste e noduli di selce; tra i macrofossili le ammoniti, tra i microfossili foraminiferi e radiolari.
Spessore: circa 300 m.

In corrispondenza di una scarpata sul fianco Est di M. Frontino (m 791), sempre sul lato del Nerone, diventano visibili tra il verde del bosco le formazione della Scaglia Bianca e delle Marne a Fucoidi, che si possono osservare da vicino sulla scarpata stradale subito dopo la Maiolica (43°31'06.34"N - 12°34'10.49"E).

FORMAZIONE DELLE MARNE A FUCOIDI (Cretacico medio)
Aspetto: marne, argille marnose e calcari marnosi a strati sottili, di colore rossastro, bianco, verde, marrone e nerastro (black shales)(4); contiene caratteristiche tracce fossili (i "fucoidi" dei vecchi Autori) (5) e microfossili.
Spessore: circa 60 m.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA BIANCA (Cretacico superiore)
Aspetto: calcari a strati sottili e medi, di colore bianco, con livelli di selce nera; contiene microfossili (foraminiferi e radiolari). Nella parte alta della Scaglia Bianca si trova un livello di 100-120 cm di colore nero detto Livello Bonarelli, formato da argille e scisti ricchi di carbonio organico, contenente a volte resti di pesci.
Spessore: circa 60 m.

Dopo queste due formazioni, si può osservare sino alla fine del percorso la Formazione della Scaglia Rossa.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA ROSSA (Cretaceo superiore-Eocene inferiore)
Aspetto: calcari da rosati a biancastri a strati regolari di 10-15 cm, con liste e noduli di selce rossastra e interstrati marnosi di colore rossiccio; contiene microfossili.
Spessore: circa 300 m.

Proseguendo verso Pianello, le pendici del Nerone sono ricoperte da depositi di versante di colore rossiccio derivati dalla Scaglia Rossa. Si tratta di depositi blandamente stratificati, costituiti da clasti angolari (gelifratti) prevalentemente centimetrici, in parte cementati da carbonato di calcio. Sono attribuibili agli "boulis ordonnées" che, nelle nostre aree, caratterizzano le fasi più fredde (glaciali) del Pleistocene superiore.

L'itinerario termina qui e si ritorna per la stessa strada al parcheggio in località Eremita.
La Scaglia Variegata e la Scaglia Cinerea affiorano a Pian di Polea, poco prima di Pianello di Cagli.
Volendo, si può terminare l'itinerario visitando il Museo dei Fossili e minerali di Apecchio e il Museo civico Brancaleoni di Piobbico, Sezione Geo-paleontologica, entrambi raggiungibili per una strada che da Pianello si congiunge con la n. 257 Apecchiese.

Per saperne di più si fa riferimento alle schede sulle singole formazioni geologiche e alla scheda "La Valle del Fiume Bosso" contenute nella presente banca dati.

NOTE
(1) le formazioni del Rosso Ammonitico e dei Calcari a Posidonia sono accorpate da certi Autori nella formazione del Bosso, v. carta geologica qui allegata.
(2) Micrite: la frazione granulometrica finissima (fango carbonatico) presente tra particelle biogene o chimiche di granulometria maggiore.
(3) Slump o slumping: processo di deformazione ed accumulo di sedimenti ancora plastici che franano lungo un pendio sottomarino.
(4) Argilliti nere, ricche di sostanza organica.
(5) I "fucoides" dei vecchi Autori sono in parte riferibili a piste lasciate da antichi organismi sul sedimento inconsolidato dell'antico fondale marino (bioturbazione).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 19.06.2012
    Ultima modifica: 01.09.2012

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