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Itinerario geologico lungo la Gola del Bosso

Itinerario geologico lungo la Gola del Biscubio

Itinerario geologico lungo la Gola di Gorgo a Cerbara


ITINERARIO GEOLOGICO LUNGO LA GOLA DI GORGO A CERBARA (Comuni di Piobbico e Urbania; Cagli in piccola parte)

Mezzo di spostamento tra le varie tappe: automobile
Lunghezza (a partire dall'imboccature di N.E. sino alla periferia di Piobbico): circa 3,5 km
Ultima verifica: giugno 2012

CARTOGRAFIA
- Carta d’Italia 1:25.000 F. 279 sez. II - Urbania, F. 290 sez. I - Cagli
- Carta 1:25.000 Monte Nerone - itinerari turistico-naturalistici, ed. CAI Città di Castello
- Carta 1:100.000 in L’Ambiente fisico delle Marche - geologia, geomorfologia, idrogeologia
- Carta geologica 1:10.000 Regione Marche (www.ambiente.regione.marche.it) sez. 279150 - Orsaiola e sez. 290030 - Piobbico

Per la descrizione delle formazioni geologiche si sono consultati CRESTA 1999 e PASSERI 1994.
Si ringrazia Daniele Savelli per la revisione del testo.

La Gola di Gorgo a Cerbara, lunga circa 3 Km, è percorsa dal Fiume Candigliano, affluente del Metauro, che ha inciso le rocce dell'anticlinale Monte di Montiego – Monte Paludello. In sinistra idrografica, nel versante meridionale del Monte di Montiego (m 975), si trova l'alta parete della Balza della Penna, mentre in destra idrografica i dirupi de Le Rocche. Nel fianco in riva destra, in corrispondenza di un vasto anfiteatro naturale, è stata scavata una grande cava di pietra.
Le formazioni geologiche che affiorano nella Gola sono il Calcare Massiccio (il nucleo dell'anticlinale, esposto nella cava) e poi le formazioni via via più recenti: la Corniola, il Rosso Ammonitico, i Calcari a Posidonia (equivalente ai Calcari e Marne a Posidonia di PASSERI, 1994), i Calcari Diasprini, la Maiolica, le Marne a Fucoidi, la Scaglia Bianca, la Scaglia Rossa, la Scaglia Variegata e la Scaglia Cinerea.

Provenendo da Acqualagna lungo la Strada provinciale n. 257 Apecchiese, dopo circa 11 km si giunge all'imbocco di N.E. della Gola di Gorgo a Cerbara, che poi percorriamo per 1,4 km sino alla prima sosta in uno spiazzo a fianco della strada (43°35'33.02"N-12°32'34.81"E) presso una grande cava.
Una prima occhiata ai due versanti della gola evidenzia come questi, eccezion fatta per il settore occupato dalla cava, si presentino gradonati. Questo particolare assetto morfologico è dovuto alla presenza di un’alternanza corpi rocciosi stratificati, qui a giacitura suborizzontale, con differente resistenza all’erosione. L’erosione selettiva ha potuto mettere in risalto il succedersi delle diverse formazioni, modellando sui versanti serie di pareti e/o marcati irripidimenti in corrispondenza dei corpi più resistenti che si alternano con ripiani e/o tratti meno ripidi in presenza dei termini meno resistenti. La relativa regolarità dei gradoni è localmente interrotta dalla presenza di importanti faglie, talora responsabili anche della formazione di vistose creste. La gradonatura, inoltre, scompare nei settori coperti da consistenti coltri detritiche e in corrispondenza del Calcare Massiccio (area di cava).
Al di là del Candigliano (pendici del M. di Montiego) alla base del pendio affiorano i calcari selciferi ben stratificati della parte superiore della Corniola con evidenti fenomeni di slump (1). Più in alto, superato un ripiano morfologico, compaiono in sequenza le formazioni che vanno dal Rosso Ammonitico alla Maiolica, quest’ultima in grande evidenza sul crinale, dove spicca la Balza della Penna, di Maiolica.
Nel fronte di cava (visibile anche dalla strada; per entrare occorre il permesso) si può osservare, guardando sulla destra, il contatto tra il Calcare Massiccio e la Corniola. Guardando invece verso la sommità dell’affioramento di Calcare Massiccio, si osserva il contatto tra questo e i Calcari Diasprini (Giurassico medio-superiore), con interposti solo alcuni metri di calcari grigi stratificati forse attribuibili ai Calcari a Posidonia; seguono verso la sommità dell’affioramento i calcari selciferi bianchi della Maiolica. In questa sequenza mancano pertanto completamente sia la Corniola che il Rosso Ammonitico: questo dipende dall’antica configurazione dei fondali marini sui quali si andavano depositando queste formazioni e che vedeva già lo sperone di Calcare Massiccio dell’area di cava ergersi dal fondale come piccolo rilevo sottomarino. Sulla sinistra il pendio è occupato da abbondanti detriti di falda.
Nel passato si trovavano qui delle miniere di ferro da deposito idrotermale (pirite) e da acque circolanti con riempimento di antiche cavità naturali (limonite), pare già attive al tempo dei Duchi di Urbino e utilizzate sino alla metà del 1900 (SELLI 1954); anche oggi nel fronte di scavo si osservano ampie macchie rugginose da ossidazione della pirite (disolfuro di Ferro).

Raggiungiamo a piedi, circa 150 m verso monte, il ponte prima del ristorante Casa Caprareccia e guardando verso Ovest cogliamo altri particolari delle formazioni rocciose presenti nella Gola: sul fianco alla nostra sinistra, dal basso verso l'alto, la Corniola, il Rosso Ammonitico, i Calcari a Posidonia (queste ultime due unità riunite sulla cartografia ufficiale in scala 1:50.000 nella Formazione del Bosso), i Calcari Diasprigni e in alto la Maiolica; sulla destra (pendici del M. di Montiego), dal basso verso l'alto, i Calcari a Posidonia, i Calcari Diasprigni e la Maiolica (vedi disegno).

FORMAZIONE DEL CALCARE MASSICCIO (Lias)
Aspetto: calcare biancastro, mal stratificato, a spessi banconi per lo più discontinui; sul fronte di cava, la stratificazione è comunque obliterata da serie di fratture a sviluppo subverticale; i microfossili sono prevalenti.
Spessore: alcune centinaia di metri.

FORMAZIONE DELLA CORNIOLA (Lias)
Aspetto: calcare a strati regolari di spessore medio, di colore grigio e nocciola, rossatro nella parte superiore, con livelli di selce; tra i macrofossili le ammoniti, tra i microfossili foraminiferi e radiolari.
Spessore: circa 200 m.

FORMAZIONE DEI CALCARI A POSIDONIA (Dogger inferiore)
Aspetto: calcari e marne con strati sottili e medi, di colore grigiastro, biancastro e nella parte inferiore rossastro, con livelli di selce nella parte superiore; tra i fossili bivalvi e ammoniti nella porzione inferiore.
Spessore: circa 30 m.

FORMAZIONE DEI CALCARI DIASPRINI (o DIASPRIGNI) (Dogger-Malm)
Aspetto: calcari con strati di modesto spessore, di colore grigio-verdastro o grigio-giallastro, molto ricchi di liste e noduli di selce; contiene microfossili (radiolari) e bivalvi.
Spessore: circa 75 m.

FORMAZIONE DELLA MAIOLICA (Malm-Cretacico inferiore)
Aspetto: calcari a strati di spessore medio (20-40 cm), a frattura concoide, di colore bianco latteo, con liste e noduli di selce; tra i macrofossili le ammoniti, tra i microfossili foraminiferi e radiolari.
Spessore: circa 300 m.

Ripresa l'auto, ci dirigiamo verso Piobbico, incontrando le formazioni via via più recenti. Dopo circa 700 m dalla cava ci fermiamo in una piazzola attrezzata sulla destra della strada (43°35'29.75"N-12°32'04.06"E). A seguito dello scasso per l'ampliamento della carreggiata, la scarpata stradale di fronte a noi mostra un affioramento di Rosso Ammonitico, protetto da rete metallica, da cui proviene parte delle ammoniti conservate nei musei locali. Questa formazione è in contatto per faglia, sulla destra, con i Calcari a Posidonia.
Poco più a monte, sulla sinistra della strada, volendo si può visitare il Fosso dell’Eremo, che scorre in una vallecola ortoclinale, cioè allineata secondo l’andamento degli strati che bordano il fianco interno della dorsale (vedi itinerario 20.3.17.2 Fosso dell'Eremo).

FORMAZIONE DEL ROSSO AMMONITICO (Lias)
Aspetto: marne e calcari marnosi, per lo più di aspetto nodulare, in strati di modesto spessore di colore rossastro ma anche grigio-verdastro o giallastro, formati da noduli più ricchi in carbonato di calcio e una matrice marnosa/argilloso-marnosa in genere di colore rossastro più scuro; numerosi fossili (tra i più appariscenti le ammoniti).
Spessore: circa 10 m.

Ripresa l'auto, ci dirigiamo ancora verso Piobbico e dopo circa 1,2 km, un poco prima del bivio che conduce sulla sinistra a Bacciardi, ci fermiamo in uno slargo sulla destra della strada (43°35'05.98"N-12°31'28.95"E). Sulla scarpata stradale di fronte a noi affiorano (rispettivamente da valle verso monte) le formazioni della Scaglia Rossa, della Scaglia Variegata e della Scaglia Cinerea.
Per una visione più ampia di quest'ultima, occorre prendere sulla sinistra la strada che conduce ad Acquanera, Bacciardi e Secchiano, fermandosi dopo circa 2 km tra Acquanera e S. Lorenzo.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA ROSSA (Cretaceo superiore-Eocene inferiore)
Aspetto: calcari da biancastri a rosati, in strati regolari di 10-15 cm di spessore, con liste e noduli di selce rossastra e diffusi interstrati marnosi di colore rossiccio; contiene microfossili.
Spessore: circa 300 m.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA VARIEGATA (Eocene medio-superiore)
Aspetto: calcari marnosi e marne calcaree a strati sottili, tipicamente varicolori, con tonalità variabili dal rosato-violaceo, al rossastro, al grigio-verdastro; contiene microfossili.
Spessore: circa 80 m.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA CINEREA (Eocene superiore - Oligocene)
Aspetto: marne e subordinati calcari marnosi in strati sottili non sempre ben distinti, di colore da grigio a grigio-verdastro; contiene microfossili.
Spessore: circa 100 m.

Volendo, si può terminare l'itinerario visitando la Sezione Geo-paleontologica del Museo Brancaleoni di Piobbico, situato nel centro storico.
Per saperne di più si fa riferimento alle schede sulle singole formazioni geologiche.

NOTE
(1) Slump o slumping: processo di deformazione ed accumulo di sedimenti ancora plastici che scivolano lungo un pendio sottomarino a seguito di frane.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 27.06.2012
    Ultima modifica: 01.09.2012

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