ItinerariItinerari

Itinerario geologico lungo la Gola di Gorgo a Cerbara

Itinerari in bicicletta nel bacino del Metauro - preme...

Itinerario geologico lungo la Gola del Biscubio


ITINERARIO GEOLOGICO LUNGO LA GOLA DEL BISCUBIO (Comuni di Piobbico e Apecchio)

Mezzo di spostamento tra le varie tappe: automobile
Lunghezza: circa 6,5 km
Ultima verifica: giugno 2012

CARTOGRAFIA
- Carta d’Italia 1:25.000 F. 290 sez. I - Cagli, F. 290 sez. IV - Apecchio
- Carta geologica 1:10.000 Regione Marche (www.ambiente.regione.marche.it) sez. 290020 - Apecchio e sez. 290030 - Piobbico

La Gola del Biscubio (o Biscuvio) si estende da Piobbico a S. Andrea (Apecchio) per una lunghezza in linea d'aria di circa 4 km, tra i rilievi montuosi del M. Cardamagna e del M. Nerone in destra idrografica e quelli da Monteforno al Poggio della Rava in sinistra idrografica. La gola, in particolare, si sviluppa attraverso la terminazione (periclinale) nord-occidentale della dorsale anticlinalica M. Catria-M. Nerone. L’incisione fluviale porta a giorno la locale successione stratigrafica fino alla Maiolica, affiorante al nucleo dell’anticlinale. Sui fianchi, affiorano invece le Marne a Fucoidi, la Scaglia Bianca, la Scaglia Rossa e la Scaglia Variegata. Al margine Ovest della gola e lungo il tratto del percorso descritto che risale verso Colombara, si incontrano i termini più recenti: dato che localmente il Bisciaro e la Scaglia Cinerea non affiorano in quanto elisi da faglie, questi sono rappresentati dalle formazioni dello Schlier e della Marnoso-Arenacea.

Per la descrizione delle formazioni geologiche si sono consultati CRESTA 1999 e PASSERI 1994.
Si ringrazia Daniele Savelli per la revisione del testo.

Partendo da Piobbico lungo la Strada provinciale n. 257 Apecchiese, si costeggiano affioramenti di Scaglia Rossa che includono il limite Cretacico-Terziario (K-T), qui interessato da una lacuna stratigrafica (COCCIONI et al. 1994).
Dopo circa 600 m dalla periferia del paese arriviamo all'imboccatura Est della Gola del Biscubio.

Percorsi altri 700 m, ci fermiamo a fianco della strada in loc. Palirosa (43°34'47.19"N - 12°29'44.05"E). Alla nostra destra si erge una rupe alta 468 m formata dagli strati calcarei della Maiolica (qui con l’aspetto di “calcare rupestre” per effetto dell’intensa fratturazione che a luoghi oblitera la stratificazione), depositatisi tra la fine del Giurassico (Titoniano superiore) e il Cretacico inferiore. Al di là del Biscubio, alla nostra sinistra, ben evidente una faglia nella Maiolica.

FORMAZIONE DELLA MAIOLICA (Malm-Cretacico inferiore)
Aspetto: calcare a strati di spessore medio (20-40 cm), a frattura concoide, di colore bianco latteo, con liste e noduli di selce; tra i macrofossili le ammoniti, tra i microfossili foraminiferi e radiolari.
Spessore: circa 300 m.

Ripresa l'auto, dopo mezzo chilometro giungiamo al punto dove il Rio Vitoschio si immette nel Biscubio: qui ci fermiamo in uno spiazzo del margine stradale (43°34'58.74"N - 12°29'26.88"E). Usciti in una stradicciola in riva del torrente, guardando verso Ovest abbiamo davanti le basse pendici del Poggio della Rava (m 641) (1) erose dal Biscubio. Alla sommità del versante affiora la Scaglia Variegata; scendendo, si incontrano nell’ordine la Scaglia Rossa, la Scaglia Bianca e in basso le Marne a Fucoidi. Particolarmente evidente alla sommità della Scaglia Bianca il Livello Bonarelli, evidenziato da una banda più scura, a luoghi segnata da vegetazione più densa.
Una conformazione analoga si può vedere in un anfiteatro roccioso situato 1,4 km più avanti, in corrispondenza del ponte in disuso Sette Vene (punto di sosta: 43°34'44.36"N - 12°28'48.62"E).

FORMAZIONE DELLE MARNE A FUCOIDI (Cretacico medio)
Aspetto: marne e calcari marnosi a strati sottili, di colore rossastro, bianco, verde, marrone e nerastro; contiene microfossili (foraminiferi e radiolari).
Spessore: circa 60 m.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA BIANCA (Cretacico superiore)
Aspetto: calcari a strati sottili e medi, di colore bianco, con livelli di selce nera; contiene microfossili (foraminiferi e radiolari). Nella parte alta della Scaglia Bianca si trova un livello di colore nerastro di circa 120 cm di spessore, detto Livello Bonarelli, formato da calcari, argille e scisti ricchi di carbonio organico, contenente a volte resti di pesci.
Spessore: circa 60 m.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA ROSSA (Cretaceo superiore-Eocene inferiore)
Aspetto: calcari da rosati a biancastri a strati regolari di 10-15 cm intercalati da strati marnosi, di colore rossiccio, con livelli di selce rossa; contiene microfossili.
Spessore: circa 300 m.

FORMAZIONE DELLA SCAGLIA VARIEGATA (Eocene)
Aspetto: calcari marnosi e marne calcaree a strati sottili, tipicamente varicolori, con tonalità variabili dal rosato-violaceo, al rossastro, al grigio-verdastro; contiene microfossili.
Spessore: circa 80 m.

Poco avanti l'anfiteatro di Sette Vene, nella scarpata stradale prima di arrivare a casa Sassorotto si può osservare il passaggio stratigrafico tra la Maiolica e le Marne a Fucoidi. Pochi metri sopra la base di quest'ultima si può osservare il Livello Selli, circa 2 metri di argilliti scure con livelli siltosi e/o sabbiosi contenenti noduli di pirite e/o marcasite e resti di pesci, soprattutto scaglie e vertebre.

A 400 m dall'anfiteatro di Sette Vene sostiamo di nuovo in uno slargo al margine della strada (43°34'42.88"N - 12°28'30.58"E). Osservando la base della scarpata al di là del torrente spiccano per i loro vivaci colori (rossastro, bianco, verde, marrone e nerastro) gli straterelli delle Marne a Fucoidi, depositatisi ciclicamente in ambiente pelagico nell'Aptiano e Albiano; nella parte alta della rupe compare, in continuità stratigrafica, la sovrastante Formazione della Scaglia Bianca. La fascia arborea ripariale nasconde in parte l'affioramento delle Marne a Fucoidi, cosa che non avveniva prima di un decennio fa.

Ripresa l'auto, proseguiamo verso monte passando davanti ad un edificio in via di restauro (casa Sassorotto), tra il punto in cui il Fosso del Molino confluisce nel Biscubio e quello dove sulla scarpata a sinistra della strada sgorga copiosa la Fonte Sassorotto. Ci fermiamo a poco più di un chilometro, in corrispondenza di una stradina (43°34'40.28"N - 12°27'51.19"E). Sulla destra la strada è sovrastata da una parete rocciosa di Scaglia Rossa con strati intensamente piegati dalla tettonica. Poco più avanti sulla sinistra la piccola Chiesa di S. Andrea e sulla destra, nella parete rocciosa, la cosidetta Grotta di S. Ubaldo.

Ripartiamo per raggiungere l'ultima tappa del percorso: al bivio che incontriamo dopo aver oltrepassato la Chiesa di S. Andrea, giriamo a sinistra per la strada provinciale n. 28 che si dirige verso il nucleo abitato di Colombara (edificata sulle marne dello Schlier) e il paese di Serravalle di Carda, fermandoci dopo 1,7 km a fianco della strada subito dopo il primo tornante (43°34'42.13"N - 12°27'29.48"E). Guardando il panorama verso Nord, abbiamo davanti la zona di contatto tra la sinclinale al cui nucleo si erge il rilievo di M. Vicino (impostata sulle formazioni Marnoso-Arenacea e dello Schlier), situata al centro e a sinistra, e l'anticlinale del M. Nerone (Formazione della Scaglia Rossa), a destra.
Se si proseguisse lungo l'Apecchiese, attraverseremmo la Marnoso-Arenacea sino al Passo di Bocca Serriola e a Città di Castello nella vicina Umbria. Il bacino in cui si è depositata la Formazione Marnoso-Arenacea, caratterizzata da uno spessore di oltre 2 km, è allungato in direzione N.O.-S.E. per circa 400 km, con una larghezza di almeno 60 km.

FORMAZIONE DELLO SCHLIER (Miocene: Burdigaliano pp – Tortoniano pp).
Aspetto: strati marnosi di colore grigiastro, a volte intercalati da strati calcareo-marnosi biancastri.
Spessore: circa 100 m.

FORMAZIONE MARNOSO-ARENACEA (Miocene medio)
Aspetto: arenarie e marne a strati anche molto spessi, di colore giallastro le prime, grigiastro le seconde; contiene microfossili (foraminiferi, ecc.)
Spessore: circa 2000 m.

Volendo, si può terminare l'itinerario visitando il Museo dei Fossili e minerali di Apecchio.

Per saperne di più si fa riferimento alle schede sulle singole formazioni geologiche.

NOTE
(1) In MICHELINI TOCCI 1972 "rave" sono le sassaie alla base delle balze o nei fossi franosi.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 30.06.2012
    Ultima modifica: 31.08.2012

Nessun documento correlato.


Itinerario geologico lungo la Gola di Gorgo a Cerbara

Itinerari in bicicletta nel bacino del Metauro - preme...