ItinerariItinerari

Il F. Candigliano da S. Martino del Piano al Ponte del...

Da Bocca Serriola al Fosso di Somole (sentieri CAI n.SI...

Da Bocca Serriola a Ca’ del Vano (sentieri CAI n.SI, 420c e 420) (Itinerari – ESCURS)


DA BOCCA SERRIOLA A CA’ DEL VANO (sentieri CAI n.SI, 420c e 420) (comune di Apecchio)

Tempo di percorrenza: h 3.00  (percorso ad anello)
Lunghezza: 7 km
Difficoltà: E.  Dislivello: 350 m
Ultima verifica dell'itinerario: 2024

Siamo su suoli marnoso-arenacei e a parte la morfologia e la presenza di alcune piante legate a questo tipo di terreno, è nei muri dei ruderi che incontriamo il riscontro più diretto della presenza di arenaria: rocce color marrone, porose, eleganti, naturalmente squadrate.

Cà del Fumo e Cà del Vano sono i punti di riferimento di questo percorso: il primo è un rudere ancora visibile posto al culmine di una piccola valle, di fianco ad un grande prato; del secondo non rimane praticamente nulla, se non la memoria storica del suo essere stato il “bordello” di questa zona.

In partenza il sentiero è uno stradello sterrato che sale alla sinistra del caseggiato del bar. Superate anche le ultime case si sale comodamente fino a trovare un primo incrocio: abbandoniamo la strada principale e prendiamo, sulla destra, un altro viottolo che scende leggermente. Siamo tra i cerri e ci rimarremo a lungo. Il sentiero continua ad essere ampio e quasi pianeggiante, finché sale e arriva ad un successivo bivio in cui, di nuovo, teniamo la destra. Stavolta la discesa è vera e ci fa uscire dal bosco e arrivare nelle vicinanze di un’abitazione, allorché si svolta a sinistra immettendosi in uno stradino comodo e senza dislivello che ci riporta velocemente tra la vegetazione divenuta ora più fitta. Nelle vicinanze del fosso il bosco è bellissimo, con grandi alberi. Il guado è semplice e poco dopo ci troviamo in una pista forestale dove dobbiamo girare a sinistra e prendere a camminarci. La strada curva verso destra ma è il primo di due tornanti e possiamo tagliare andando diritti. In breve tempo ci ritroviamo nel grande prato dominato, in passato, dal podere di Cà Il Fumo. Ora di quella casa si vedono solo pochi muri tra alberi e arbusti. Passiamo nel prato, dove c’è anche un piccolo fontanile con vasca, e in alto, sulla destra, troviamo un varco per uscirne e accedere allo stradello in cui torniamo indietro qualche metro, cioè andando a destra, e poi prendiamo il sentiero che sale a sinistra. All’inizio siamo ancora allo scoperto, poi si entra nel bosco, si supera una zona dove la traccia quasi scompare ma ci sono i segnavia ad indicarci dove passare. Dopo alcuni scalini provocati da una frana ritroviamo la traccia su di un antico stradello e prendiamo a salire di nuovo per arrivare, stavolta, al crinale. Un sentiero va a destra, verso Carlano, un altro va a sinistra ed è quest’ultimo quello che dobbiamo seguire noi. La fustaia di cerro ci avvolge e quando si scende in una sorta di anfiteatro naturale, gli alberi sono più grandi e più alti, e ci sono anche dei faggi. Siamo nelle vicinanze della strada di breccia che attraversa la Foresta Demaniale ed è su quella che ci ritroviamo dopo pochi minuti. Nel bosco oltre la carreggiata, in un piccolo rialzo del terreno, si intravvedono i resti del fabbricato di Cà del Vano. Ora la strada è il nostro sentiero e dobbiamo andare a sinistra, per dieci minuti, fino ad arrivare all’incrocio coincidente col crinale principale. Qui si svolta ancora a sinistra e di seguito vanno ignorate le deviazioni a destra, compresa quella in cui la strada di breccia prende a scendere in corrispondenza di una edicola sacra. Quello è il punto in cui si ritorna nello sterrato, andando a sinistra per affrontare l’ultima parte del percorso, con sali e scendi e grosse pozzanghere se è piovuto negli ultimi giorni. Il bosco nel frattempo si è fatto rado e a volte manca del tutto quando il terreno è talmente povero da essere diventato un calanco. Ci sono anche delle rocce di arenaria dalla forma geometrica che sembrano, così disposte, un qualche selciato antico: invece è solo lo strato naturale raggiunto dall’erosione del suolo. Dopo un piccolo dosso ci possiamo apprestare ad una facile discesa che ci riporta al punto di partenza.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 19.10.2024
    Ultima modifica: 19.10.2024

Nessun documento correlato.


Il F. Candigliano da S. Martino del Piano al Ponte del...

Da Bocca Serriola al Fosso di Somole (sentieri CAI n.SI...