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Il F. Burano da Acqualagna a Cantiano (itinerari - TUR)

Il F. Burano da Cagli alla Gola del Burano (itinerari -...

Il F. Burano da Acqualagna a Cagli (itinerari - TUR)


Il F. Burano da Acqualagna a Cagli (1° tratto itinerario F. Burano da Acqualagna a Cantiano)

Ultima verifica itinerario: 1996

Provenendo dal Furlo, si esce dalla Nuova Flaminia ad Acqualagna, prendendo da qui la vecchia Flaminia in direzione di Smirra, dove è situata una interessante casa a torre.

Dopo circa 3,5 km, subito prima dell'abitato, una deviazione sulla sinistra ci porta ad un ponte sul Burano vicino al quale, in riva destra, sorge il Mulino di Smirra. Oltrepassato il ponte, si scende al mulino ubicato sulla riva destra, una grande e articolata costruzione in pietra, che seppure in disuso ha conservato i vari elementi strutturali. Una traversa sbarra completamente il Burano per deviare le acque all'interno del mulino. Veniva anche chiamato Mulino del Ceppo, in ricordo di un ceppo d'albero che trascinato dall'acqua si era incastrato al suo interno. Nel 1979 il mulino era ancora funzionante. Accanto al nuovo ponte rimangono i piloni del ponte più vecchio, in origine conformato ad arco, detto anch'esso del Ceppo.

Dalla riva del torrente è possibile scorgere tra i sassi del fondo il Ghiozzo padano e vari Molluschi, tra cui la Fisa, il Potamopyrgus antipodarum e l'Ancilo. Tra le libellule comune è l'Onychogomphus forcipatus.

Giunti a Cagli, giriamo a sinistra percorrendo la Strada n.424 verso Pergola per visitare una parte del Fosso Screbia, affluente di destra del Torrente Burano. Lo Screbia è lungo circa 11 km, nasce dal M. Morcia (1223 m) come Fosso Canala e si versa nel Burano poco a monte di Smirra. Il suo principale affluente è il Fosso S. Savino, che raccoglie le acque delle colline tra Molleone e Fenigli a circa 550 m di quota.

Dopo 2,5 km giriamo a destra per Frontone; a Grumale (zona di Acquaviva), in corrispondenza di un ponte, si può risalire il Fosso Canala, bordato da Pioppi neri, Salici bianchi, Salici rossi e Salici dell'Appennino. Nell'alveo, quasi asciutto nei mesi siccitosi, si notano le tracce di scavo e le tane del Granchio di fiume. Lungo la strada che da Acquaviva porta al M. Tenetra e al M. Catria sono presenti la Chiesa di S. Stefano d'Acquaviva, di origine anteriore al XIII secolo e oggi in rovina, edicole religiose e vecchi edifici in pietra.

Tornati ad Acquaviva e poi al bivio della strada Cagli-Pergola giriamo a destra. Da qui sino alla confluenza col Fosso S. Savino lo Screbia scorre in una zona pianeggiante a circa 300 m di quota, profondamente incassato tra pareti erose di sedimenti alluvionali e con andamento meandriforme.

Presso il ponte della strada che porta a Pergola e attraversa lo Screbia, è presente una fontana pubblica; in riva sinistra spicca da lontano la Torraccia, villa sorta attorno ad una torre colombaia quattrocentesca.

Al ponte si può scendere nel torrente per osservare la forra fittamente boscata, dove è presente anche il Pioppo bianco. Varie libellule sostano e volano nei pressi dell'acqua, tra cui le Calopteryx.

Tornati indietro, prendiamo una strada bianca sulla destra subito dopo il ponte, che porta verso valle e verso Molleone. Si attraversa la piana di Maiano e dopo 2 km, ad un ponticello sullo Screbia, si nota un mulino in disuso dal 1980 circa, che conserva ancora il canale che lo alimentava e alcune strutture e macchinari.

Si può ora tornare indietro sino a raggiungere di nuovo Cagli.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 20.06.2012

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