ItinerariItinerari

Itinerario geologico lungo la Gola del Furlo

La Gola del Furlo (itinerario geologico)

L'estremità di N. E. della Gola del Furlo (itinerario geologico)


L'estremit� di N. E. della della Gola del Furlo (1° tratto itinerario geologico lungo la Gola del Furlo)

Ultima verifica: giugno 2012

L'itinerario ha inizio all'uscita per Calmazzo della Superstrada E78 Grosseto-Fano (variante della Flaminia); chi proviene da Fano o da Urbino troverà l'indicazione per Calmazzo insieme al segnale turistico "Gola del Furlo", chi proviene invece dalla parte opposta, dovrà imboccare la prima uscita dopo lo sbocco della galleria, seguendo l'indicazione "Calmazzo".

Una volta abbandonata la superstrada, si percorre una brevissima salita raggiungendo un ampio spartitraffico che immette nella strada per Calmazzo e all'imbocco del quale si può parcheggiare.
Ponendosi in posizione panoramica, lo sguardo abbraccia tutto il tratto terminale della valle del Candigliano (ancor meglio è portarsi in posizione più elevata, prendendo la strada che risale il M. Pietralata in direzione di Pagino Castello e fermandosi a Casa Zura dopo circa 1,1 km, coordinate geografiche: 43°40'02"N - 12°44'44"E).

I punti di maggior interesse sono i seguenti.

Verso ovest, si osserva l'imponente apertura della Gola del Furlo, che si apre nella prominente dorsale di M. Pietralata (a destra) - M. Paganuccio (a sinistra).
Subito a sinistra della gola, la dorsale è solcata da una profonda valle minore, sul fondo della quale si apre la forra del Buzzo, di qui non visibile nella sua porzione interna; in questa valle si intravedono anche gli sbancamenti di cava che producono ampie esposizioni delle formazioni comprese fra la Corniola e la Maiolica.
Su entrambi i fianchi della valle compaiono serie di spianate più o meno ampie che interrompono la continuità dei versanti. Si tratta di terrazzi fluviali con deposito: ciascuna spianata è ricoperta da coltri di ghiaia e sabbia fluviale per spessori variabili da 2 a oltre 20 m. La spianata posta pochi metri sotto la sede stradale e quelle ad essa correlabili (quindi circa alla stessa altezza sul fiume) rappresenta il fondovalle dell'ultimo glaciale (depositi fluviali del Pleistocene superiore, indicativamente di 55.000 - 20.000 anni fa e incisione della scarpata negli ultimi 17.000 anni circa, quindi in massima parte nell'Olocene). Le spianate ben evidenti al di sopra dei capannoni dello stabilimento acque minerali sul versante destro e a quote corrispondenti sul versante sinistro, rappresentano resti del fondovalle del penultimo glaciale (depositi indicativamente di 150.000 anni fa, Pleistocene medio).
Sul versante destro, al di sopra del terrazzo del penultimo glaciale, si notano terreni di colore rosato, nei quali si apre una vecchia cava: si tratta di detriti stratificati di versanti accumulatisi duranti le fasi più fredde del Pleistocene superiore. Successivamente alla loro formazione, questi detriti sono stati in parte rimobilizzati da franamenti, il più recente dei quali risale all'inverno 1991.
Guardando verso sud-est, risalta un rilievo minore (M. Verde) con grandi affioramenti della formazione miocenica del Bisciaro; risaltano l'evidente stratificazione dei calcari e, a luoghi, serie di piccole pieghe. Le scarpate rappresentano almeno in parte zone di distacco di frane più o meno recenti.

Ripresa l'auto, si prosegue verso la Gola del Furlo. Man mano che ci si avvicina alla gola, si discende la successione dei terreni incontrando termini via via più antichi. Dopo circa 1,2 km, la strada inizia a costeggiare vasti affioramenti di Scaglia Rossa (Membro calcareo senza selce), caratterizzata da strati calcarei rosati cui si intercalano strati biancastri (grigi ove coperti da licheni) calcareo-detritici depositati da correnti torbide sul fondo dell'antico bacino marino.
Di fronte, in alto sul versante destro della valle, un affioramento di rocce ben stratificate di colore cangiante dal rosa-violaceo al grigio-verde, indica la presenza della Formazione delle Marne a Fucoidi.

Dopo circa 1,8 km dal punto di partenza, una piazzola sulla destra permette una breve sosta.
Sulla destra, una vecchia cava porta a giorno i calcari selciferi della Maiolica, ben stratificati, originariamente biancastri, ma ormai ingrigiti da patine di licheni; alcuni piccoli piani di faglia interrompono la stratificazione.

Sulla sinistra, sul fianco opposto del Candigliano, risalta la morfologia localmente gradonata del versante; il fenomeno è il risultato dell'erosione selettiva, che agisce più lentamente sui terreni più resistenti lasciandoli più prominenti nel paesaggio o dando origine a dirupi.
Qui il gradino superiore corrisponde alla formazione dei Calcari a Posidonia; il gradino inferiore coincide invece con i calcari selciferi della Corniola; la sottile fascia coperta che li separa indica la presenza delle tenere marne del Rosso Ammonitico.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 20.08.2012

Nessun documento correlato.


Itinerario geologico lungo la Gola del Furlo

La Gola del Furlo (itinerario geologico)