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La battaglia del Metauro: gli antefatti

La battaglia del Metauro: i luoghi

La battaglia del Metauro: lo scontro


Schieramento degli eserciti

Sembra logico pensare che Asdrubale si sia schierato con la fronte verso il mare o verso nord sia per non dover combattere col sole estivo negli occhi sia perché l'unica mossa da lui tentata e che poteva essere decisiva fu, come vedremo, di fare impeto contro l'ala sinistra romana (comandata da Livio) per sbaragliarla, accerchiare tutto l'esercito avversario, spingerlo e stringerlo con le spalle contro il fiume.

L'ala sinistra dello schieramento cartaginese, composta di Galli, era sistemata su di un terreno difficile, rotto, che impediva ogni mossa a Claudio Nerone collocato a destra dello schieramento romano; al centro c'era Porcio Licino.

Asdrubale prende sotto il suo diretto comando Ispanici e Liguri, li dispone in uno spazio relativamente breve, secondo uno schieramento più profondo che largo, così da ottenere dalla rilevante profondità dello schieramento una massa dotata di alta potenza di propulsione per dare all'urto una forza tale da determinare la rottura del fronte nemico; inoltre questa disposizione dei combattenti avrebbe permesso di rimpiazzare immediatamente e a lungo i soldati caduti.

Inizio della battaglia

Davanti alle schiere colloca i dieci elefanti: egli si pone dietro loro nel mezzo dello schieramento e assale d'impeto l'ala sinistra romana. L'urto ha effetto e i legionari debbono indietreggiare: si accende una furibonda mischia con reciproca immensa strage.

ll vecchio console riesce, ed è già tanto, a contenere l'impeto nemico.

Manovra di Nerone (secondo Tito Livio)

Però non è lui a decidere le sorti della battaglia bensì il collega Claudio Nerone che, non potendo assalire i Galli né di fronte né di fianco a causa del terreno proibitivo, prende con se alcune coorti, gira velocemente dietro le truppe di Porcio Licino e di Marco Livio e piomba sul fianco destro cartaginese mentre già alcuni elefanti imbizzarriti o feriti danneggiano sia i Romani sia i Cartaginesi tanto che vengono uccisi dagli stessi conducenti.

Velocissimi, i soldati di Nerone attaccano gli Iberici e si dirigono alle spalle dei Galli che, assetati e sfiancati dalla marcia e dal sonno vengono massacrati o catturati: era già mezzogiorno.

Asdrubale, certo del disastro, sprona il cavallo e si getta in mezzo ad una coorte romana cercando e avendo la morte.

Manovra di Nerone (secondo Polibio)

Claudio, schierato all'ala destra romana, non poteva avanzare a causa del terreno difficile che aveva davanti. Allora, spostate dall'ala destra alcune coorti di propri soldati e facendole uscire alla sinistra del suo schieramento, si scagliò sul fianco dei Cartaginesi che erano sugli elefanti.

Quando Claudio attaccò alle spalle i nemici la battaglia divenne ineguale. Livio investì il fronte, Claudio il tergo degli spagnoli dei quali la maggior parte fu fatta a pezzi.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 14.11.2007
    Ultima modifica: 14.11.2007

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