Opere specialistiche
Terremoto del 24.04.1741, Appennino Marchigiano (Fabriano)
Il sisma ebbe un'intensità massima del IX grado MCS.
Questo terremoto danneggiò gravemente una decina di città e paesi dell'Appennino Marchigiano. Complessivamente vi furono circa 10 morti e 30 feriti. L'area di risentimento si estese a gran parte dell'Italia nord-orientale e meridionale. L'epicentro si collocò nella zona di Fabriano. La sequenza sismica durò alcuni mesi.
A Fabriano, Mergo, Sasso e Serra San Quirico furono danneggiate complessivamente 800 case. In particolare, a Fabriano crollarono o furono seriamente danneggiate la rocca, la cattedrale, quasi tutte le chiese e i conventi. In altre località circostanti, quali Camerino e Matelica si registrarono danni diffusi agli edifici.
Il territorio colpito dal sisma era allora incluso nello Stato Pontificio. Il Consiglio di Credenza di Fabriano decretò che per nove anni, il giorno dell'anniversario del sisma si celebrassero funzioni e processioni di ringraziamento e proibì per il medesimo periodo le feste carnevalesche, i giochi e le rappresentazioni teatrali. Tale decreto fu avversato dalla popolazione perché troppo restrittivo, ma, in linea di massima, fu rispettato.
Nel bacino del Metauro questo terremoto produsse effetti macrosismici compresi tra il VII e l'VIII grado MCS. Le località metaurensi nelle quali sono stati documentati danni in seguito a questo terremoto sono le seguenti.
Fratte Rosa, Monterolo, Montesecco, San Vito sul Cesano (VII e VIII MCS): Secondo un carteggio tra il Podestà di Fratte Rosa e il Legato Pontificio, questi paesi risultavano da mediamente a molto danneggiati, con diverse decine di case crollate o seriamente lesionate.
Pergola (VII-VIII MCS): Nel distretto di Pergola si contavano allora circa 560 case. Secondo documentazioni frammentarie tutte queste case avrebbero subito danni più o meno gravi.
Urbino (VII-VIII MCS): Crollarono due torricini del Palazzo Ducale e il campanile della chiesa del convento di San Francesco dei Frati minori conventuali. Si registrarono crolli gravi anche in altri monasteri e palazzi gentilizi, nelle carceri, nella Cattedrale e nel Palazzo Vescovile. Vi furono un morto e 8 feriti.
Fano (VII MCS): Vi furono gravi danni diffusi, soprattutto agli edifici nell'area extra-urbana.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 28.07.2004
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