Opere specialistiche
Segni lasciati dal vento (Il Mare)
Gennaio 1966, spiaggia di Baia del Re.
Una serie di piccole crespe parallele fra loro, simili a quelle formate dal mare sulla spiaggia sommersa, vengono prodotte dal vento sulla sabbia sciolta.
Il pendio più ripido dell'ondulazione è quello opposto alla direzione di provenienza del vento.
Gennaio 1966, "Lido" di Fano.
Un forte vento ha messo allo scoperto lo strato di sabbia inferiore della spiaggia, più compatto perché umido, mentre la sabbia asciutta in superficie è rimasta accumulata dietro i pezzi di legno e gli altri ostacoli.
Dicembre 1967, spiaggia di Baia del Re.
Increspature prodotte dal vento, modificate dalla ghiaia affiorante.
Si può conoscere facilmente la direzione in cui spirava il vento notando la posizione degli accumuli di sabbia dietro i sassi.
Gennaio 1966, spiaggia di Baia del Re.
Il vento soffia via la sabbia risparmiando i granelli dietro ostacoli anche piccoli come sassolini, conchiglie e pezzetti di legno.
Gennaio 1966, spiaggia di Baia del Re.
Spinte da un vento moderato, le creste si spostano di continuo, poiché i granelli di sabbia risalgono un pendio dell'ondulazione e ricadono dall'alto. Un ostacolo sulla spiaggia, come un pezzo di legno o uno stivale, devia il progredire delle creste ed impedisce l'accumulo dietro di esse.
Guardando attentamente e da vicino, è possibile vedere i granelli sospinti dal vento.
Gennaio 1966, spiaggia di Baia del Re.
Un vento forte al contrario solleva i granelli di sabbia soffiandoli via dal suolo. Un ostacolo in questo caso impedisce l'asportazione, per cui la sabbia rimane ammucchiata dietro di esso ed anzi si deposita a causa della rallentata velocità del vento.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2004
Ultima modifica: 24.07.2004




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