Opere specialistiche
La zona di studio per le ricerche sullo Stagno Urbani
Da: POGGIANI L., CAVALIERI C., DIONISI V. e FALCIONI M., 2007 - Ricerche sulla flora e fauna del Laboratorio di ecologia all'aperto Stagno Urbani e del vicino Fiume Metauro - Fano (1991-2007). In: "La Valle del Metauro - Banca dati sugli aspetti naturali e antropici del bacino del Metauro", http//www.lavalledelmetauro.it. Ed. Associazione Naturalistica Argonauta e Comune di Fano, Fano (PU).
La zona di studio per le ricerche sullo Stagno Urbani
La zona di studio, ampia circa 25 ha, è ubicata lungo la riva sinistra del F. Metauro in Comune di Fano (PU) a 4-5 Km dalla foce, in corrispondenza di tre piccoli specchi d'acqua artificiali denominati Lago Sorbini, Stagno Sorbini e Stagno Urbani.
Pure compresi sono gli immediati dintorni, e cioè il bosco ripariale lungo la riva sinistra del Metauro e l'antistante alveo ghiaioso ed argilloso per una lunghezza di 2 km.
Il Lago Sorbini ha un'estensione di 3,2 ha ed è strettamente contiguo ad un altro, separato solo da una sottile lingua di terra; entrambi si sono originati per l'escavazione della ghiaia avvenuta alla fine degli anni '70. Presenta acque profonde qualche metro, bordate di vegetazione palustre e da sporadici salici.
Lo Stagno Urbani ha un'estensione di 2,5 ha ed è situato poco più a monte del Lago Sorbini. Anch'esso si è originato a metà degli anni '70 per l'escavazione della ghiaia, ma è meno profondo del primo, dato che lo strato ghiaioso era qui più sottile e quindi lo scavo ha incontrato quasi subito l'argilla pliocenica che attualmente ne costituisce il fondo.
Nell'area dello stagno sono presenti tratti ad acqua profonda 1-2 m, tratti meno profondi coperti dal fragmiteto e tratti acquitrinosi, che si allagano solo nei periodi di piogge. Dato che una parte dello stagno negli anni successivi è stata riempita, si è formato nelle adiacenze della zona allagata un incolto erboso cresciuto sul terreno di riporto.
Il Lago Sorbini e lo Stagno Urbani sono circondati da campi con alberature sparse, coltivati a grano, barbabietole ed ortaggi.
La vicina riva del fiume presenta un bosco ripariale costituito in prevalenza da Pioppi e Salici, relativamente ben conservato, per un tratto anche a suolo allagato e con Ontano nero.
L'alveo si è notevolmente approfondito per l'erosione regressiva legata alla passata escavazione di ghiaia, sino a raggiungere per vasti tratti l'argilla pliocenica di base. Attualmente il vecchio alveo ghiaioso risparmiato dall'erosione e interessato solo da piene eccezionali, è coperto da un incolto erboso meso-xerofilo e xerofilo, mentre nei punti a suolo umido e argilloso si ha un incolto erboso mesofilo, con vegetazione erbacea igrofila dove vi sono ristagni d'acqua prolungati.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.1999
Ultima modifica: 13.09.2004




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